Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

ELECTROLUX: UN PRIMO RISULTATO DELLA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI

Condividi questa pagina

ELECTROLUX:
UN PRIMO RISULTATO DELLA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI:
DECONTRIBUZIONE SULLA SOLIDARIETA’, GARANZIA SUI SALARI
E NESSUNA CHIUSURA DI STABILIMENTI.
IL 16 APRILE NUOVO INCONTRO CON L’AZIENDA, A FORLI’ SI
CONTINUA CON IL PRESIDIO MA A FRONTE DEGLI IMPEGNI
DELL’AZIENDA SI SOSPENDONO GLI SCIOPERI DI MEZZ’ORA.

Nella giornata di oggi si sono svolte presso lo stabilimento Electrolux di Forlì le assemblee per fare il
punto insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori rispetto a quanto emerso dall’incontro tenutosi ieri presso
il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha visto la presenza, oltre che dell’azienda e del
coordinamento sindacale, dei Ministri Guidi e Poletti, dei presidenti delle Regioni Errani, Serracchiani e
Zaia e l’assessore lombardo Aprea.
Il Gruppo Electrolux ha presentato un nuovo piano industriale che prevede il mantenimento di tutti e
quattro gli stabilimenti di elettrodomestici in Italia, un pacchetto di investimenti pari a 150 milioni di
euro in quattro anni e ha confermato l’utilizzo dei contratti di solidarietà per gestire gli esuberi nei
diversi stabilimenti.
Per quanto riguarda lo stabilimento di Forlì il piano presentato prevede 28 milioni di euro di
investimenti di qui al 2017 e una prospettiva di volumi in crescita con la conseguenza che non ci sono
significativi impatti occupazionali.
Sono stati molto importanti, nel corso dell’incontro di ieri, la conferma dell’intervento del Governo
attraverso la decontribuzione dei contratti di solidarietà (vincolato ad impegni precisi dell’azienda sul
mantenimento di produzioni e posti di lavoro e al raggiungimento di un accordo sindacale), l’impegno
delle regioni a finanziare appositi progetti su innovazione e ricerca e la garanzia di Electrolux a non
intervenire sulle retribuzione e sui salari dei lavoratori.
Questo risultato, rispetto a quanto chiesto non oltre due mesi fa dalla multinazionale, è una indubbia
vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire da quelli dello stabilimento di Forlì che, dopo oltre 70
ore di sciopero e 60 giorni di presidio permanente ai cancelli, erano ieri davanti al Ministero dello
Sviluppo Economico, la delegazione più numerosa e determinata.
A fronte di questi impegni, formalizzati in apposito verbale discusso nella giornata di oggi con i
lavoratori, a Forlì abbiamo deciso di mantenere il presidio, come forma di visibilità, pressione nei
confronti dell’opinione pubblica e monito contro la deindustrializzazione del territorio, fino al
raggiungimento dell’accordo conclusivo della vertenza, ma di sospendere dalla giornata di domani – 9
aprile 2014 – gli scioperi articolati. Tale proposta di FIM FIOM UILM è stata approvata con il voto dei
lavoratori e delle lavoratrici nel corso delle assemblee.
Forlì, 8 aprile 2014