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CONSIGLIO GENERALE FIM CISL: DOCUMENTO CONCLUSIVO

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Il Consiglio Generale Nazionale della Fim Cisl, riunito a Roma all’Auditorium di Via Rieti,
all’indomani delle elezioni europee, considera l’esito del voto una grande opportunità di
rafforzamento della stabilità e dell’azione riformatrice del governo, necessaria per un
processo di cambiamento e di innovazione del nostro paese.
Nel contempo l’esito elettorale respinge l’ondata populista e valorizza l’idea di una Europa
meno ispirata all’austerità e finalizzata al rilancio economico e a una maggiore integrazione
politica.
La situazione economica del paese rimane preoccupante, dopo i lievi segnali di ripresa
registrati a fine 2013, i dati degli ordinativi nell’industria, dei fatturati in calo, dell’utilizzo degli
ammortizzatori sociali e della disoccupazione registrati nei primi mesi del 2014 continuano a
determinare una situazione allarmante, nella quale si evidenzia anche l’impoverimento
complessivo dei nuclei familiari.
La dimensione e la gravità di questi problemi è solo in minima parte attenuata dal seppur
importante intervento fiscale che restituisce 80 € al mese alle categorie reddituali medio
basse: ma per affrontare davvero i problemi della povertà e rilanciare i consumi è necessario
far ripartire l’economia, ripartire dal lavoro, ripartire dall’industria, intervenire sui nodi
strutturali che riducono i livelli di competitività delle imprese, necessari per il rilancio.
La Fim considera la contrattazione, la modalità attraverso la quale la categoria contribuisce
in modo positivo e costruttivo alla definizione delle scelte utili per rilanciare l’attività
industriale, favorire gli investimenti, governare i processi necessari per specializzare e
qualificare il lavoro, evitando la competizione al ribasso sul versante salariale.
Per questo valuta in modo positivo l’accordo Electrolux del 14 maggio, come
precedentemente ha valutato positivamente gli accordi sottoscritti con Indesit, col Gruppo
Fiat, con Selex Es, Arvedi e con Ilva, per la capacità che c’è stata in ognuna di queste
vertenze di trovare soluzioni utili per mettere in sicurezza gli impianti produttivi e il lavoro,
specializzando le attività produttive e migliorando produttività ed efficienza delle imprese.
Il coinvolgimento dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali è prezioso e necessario
perché tali processi si traducano in risultati positivi e duraturi.
L’accordo Interconfederale del 10 gennaio 2014 ha contribuito a costruire il quadro di regole
necessario per avere riferimenti certi e stabili nell’attività contrattuale e per la
rappresentanza, per realizzarla con certezze riguardo alla validità ed esigibilità di quanto
definito negli accordi ad ogni livello.
La Fim non accetta ambiguità né legittima libere interpretazioni di tale quadro di regole
condiviso da Cgil Cisl Uil, che è necessario per svolgere al meglio il nostro ruolo e la nostra
azione di rappresentanza e contrattuale; né è disponibile a modifiche parziali di tale quadro
ad uso e consumo di una posizione tutta ideologica alimentata dalla sola Fiom nel mondo
del sindacato confederale.
La Fim è invece pronta ad esercitare le azioni necessarie per definire tutto ciò che l’ accordo
interconfederale ha affidato all’ azione contrattuale della categoria e alle nostre mediazioni e
sollecita, inoltre gli altri adempimenti sulla certificazione affinché diventino operativi al più
presto.
La Fim considera necessario che si rilanci l’ attenzione verso il tema della previdenza in
particolare per correggere le problematiche create dall’ ultima riforma “Fornero” che va
rivista non solo risolvendo il problema degli “esodati” ma anche restituendo al sistema
pensionistico adeguate flessibilità e la capacità di tenere conto dei differenti percorsi
professionali e contributivi.
La Fim invita tutta l’Organizzazione ad ogni livello ad un’azione informativa e diffusa
sull’avviata fase di rinnovo degli Organi di Cometa; si tratta di un momento importante per la
democrazia e la rappresentanza e di un’occasione per valorizzare, attraverso le preferenze
indirizzate alla lista Fim per l’elezione della nuova assemblea Cometa, il positivo contributo
dato dalla nostra Organizzazione per la buona gestione di Cometa, e nel contempo ci
consente di rilanciare l’attenzione nei confronti della previdenza complementare.
Il percorso di costruzione del Sindacato dell’Industria è ormai molto avanzato; il Consiglio
Generale dà mandato alla Segreteria Nazionale affinché si superino gli ultimi ostacoli per la
costruzione di regole che consentano le scelte necessarie per una reale integrazione tra la
Fim e la Femca valorizzando le esperienze organizzative e contrattuali presenti nelle due
categorie.
Il consiglio Generale ribadisce e conferma la scelta di una riorganizzazione finalizzata a
dare centralità alla fabbrica e del territorio nelle categorie e nell’intera Cisl, rispondendo ad
una forte esigenza di cambiamento e rinnovamento, ponendo al centro della nostra
attenzione la contrattazione decentrata e l’essenziale ruolo contrattuale svolto dalle
federazioni di categoria.
Approva infine la sperimentazione da parte dei componenti del Consiglio Generale della FIM
Cisl Nazionale della Tessera Card con funzione di pagamento con l’obiettivo di fornire un
ulteriore strumento utile a dimostrare l’attenzione agli iscritti e come strumento positivo di
proselitismo.
Approvato all’ unanimità