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Rilanciamo la contrattazione aziendale, risolleviamo il paese!

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Più welfare,maggior benessere!

Nella Legge di Stabilità, grazie all’impegno della Fim e della Cisl, è stata reintrodotta l’imposta sostitutiva del 10% sui premi di risultato variabili!

QUALI SONO I PREMI DETASSATI, E PER QUALE IMPORTO?
sui premi variabili legati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, entro il limite di importo complessivo di 2.000 € lordi, contrattati a livello aziendale o territoriale e sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa, il lavoratore pagherà solo il 10% di tasse.
Il tetto della detassazione sale a 2.500 € nelle aziende dove si attuano forme partecipative, coinvolgendo “pariteticamente” i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

CHI PUO’ BENEFICIARE DELLA DETASSAZIONE?
I lavoratori con reddito da lavoro dipendente di importo non superiore, nell’anno precedente a quello di percezione dei premi di risultato, a 50.000 € lordi.

WELFARE: il lavoratore potrà scegliere di percepire il premio, in tutto o in parte, sotto forma di somme, valori o prestazioni di welfare aziendale su cui non pagheranno alcuna tassa nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Di conseguenza le spese relative ad opere o servizi sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto sono ora fiscalmente esenti da imposta.

MATERNITA’: Ai fini della determinazione dei premi di produttività, è computato il periodo obbligatorio di congedo di maternità.
La detassazione verrà applicata sugli importi percepiti nel 2016 a fronte dei risultati conseguiti
nel 2015 (bisognerà comunque attendere l’emanazione di un decreto attuativo che chiarirà meglio le modalità della detassazione).

La difficile fase economica di deflazione deve essere l’occasione per rilanciare la contrattazione nelle aziende e sui territori, strumento principale per la crescita della produttività e della qualità e per l’aumento reale dei salari. In azienda, quindi, vanno previsti gli aumenti salariali
legati a obbiettivi di miglioramento della competitività, per redistribuire anche ai lavoratori la ricchezza che si produce nelle imprese.

#FimCisl il tuo Sindacato Metalmeccanico!

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