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BENTIVOGLI: “Ape non per tutti ma sulle pensioni primi risultati” – l’Unità, 23 settembre 2016

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“Ape non per tutti ma sulle pensioni primi risultati”

“Pensioni fatti passi in avanti, intesa vicina”

“Nel rispetto dei vincoli di bilancio si è riusciti a raddoppiare le risorse per la riforma”

l’Unità, 23 settembre 20146 -intervista a Marco Bentivogli 

di Adriana Comaschi

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Il confronto con i sindacati riparte il 27: con che bilancio, dal vostro punto di vista?

“La trattativa è tutta aperta. Anzitutto, ci auguriamo che il governo abbia compreso il grande valore di un confronto con il sindacato per arrivare a misure che abbiano una maggiore sostenibilità sociale, cosa di cui la Fornero non teneva conto.  Per noi è importante che si stia cercando di azzerare la rata per l’uscita anticipata fino a un certo reddito e per tre categorie: lavoratori con disabilità, che perdono l’impiego prima dio avere i requisiti e con mansioni usuranti. E’ già un passo avanti, queste persone si candidano altrimenti a non avere proprio la pensione. L’Ape nei piani di ristrutturazione aziendale può essere oggetto di contrattazione e le rate possono diventare oneri dell’impresa. E’ chiaro che l’Ape non sarà un’opportunità per tutti”.

La penalizzazione è troppo alta per alcune categorie?

“Si, ma dobbiamo ricordare che una trattativa fa delle scelte rispetto alle norme esistenti e alle risorse disponibili e a delle priorità: e che oggi, per disoccupati, invalidi e lavori usuranti non c’è nulla per anticipare l’uscita. Altri elementi positivi poi sono l’aver tolto l’onerosità per chi ha più versamenti contributivi, la no tax area per i pensionati, l’ampliamento della platea che riceverà la 14esima. Non si raggiungono tutti i punti richiesti dai sindacati ma ci si avvicina a molti, e lo trovo importante nel primo confronto del governo Renzi con il sindacato. L’alternativa è non averte neanche questi interventi e lavarsi la coscienza con un no e lasciar soli i lavoratori”.

Bastano i due miliardi ipotizzati per la riforma delle pensioni?

“L’esecutivo aveva il vincolo di rispettare i requisiti pensionistici e senza peggioramenti rispetto alle norme attuali si è riusciti a raddoppiare le risorse messe su questo importante capitolo. La trattativa dunque ha già prodotto un risultato significativo: la cosa peggiore per un sindacalista è non valorizzare i passi avanti nel negoziato. Che ci sono stati senza scambi peggiorativi”.

La soglia di accesso all’Ape social?

“E’ prematuro parlarne, il governo sta facendo i conti”.

Nodo precoci, per Camusso “le risorse si definiscono sulla platea degli interessati e non viceversa” …

“Si tratta di un tema molto serio. Se si parte dalla platea, il rischio è accontentare troppo poco tante persone. Meglio concentrare le risorse su chi ha iniziato a lavorare veramente presto, anche perché spesso ha svolto lavori usuranti. Per i metalmeccanici non basta ripetere che la Fornero è da correggere: portare risultati concreti è il nostro mestiere”.