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Il congresso di CCOO Industria in Spagna nel segno della coesione e rinnovamento

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La grande federazione dell’industria delle spagnole Comisiones Obreras, ha superato la difficile sfida di organizzare, in un’unica struttura sindacale di categoria, i settori dell’agricoltura, delle miniere, del manifatturiero e dell’energia. Per avere un’esatta percezione è come se nella CISL, avessimo messo insieme la FAI, la FIM, la FEMCA, la FLAEI e quei settori manifatturieri organizzati in FILCA e FISTEL. E cosa, ancora più straordinaria, lo hanno fatto riducendo a 15 il numero dei componenti la Commissione Esecutiva: il segretario generale + 14 persone che lo affiancano nella direzione del sindacato (non esiste in CCOO ciò che in Italia è la segreteria nazionale).

Il Congresso, realizzato a Toledo dal 18 al 20 aprile 2017, ha rieletto – con il 93 per cento dei voti -segretario generale Agustín Martín. Proveniente dal settore metalmeccanico e dalla regione di Madrid, Agustín è stato militante della Gioventù Operaia Cristiana (la JOC).

Le CCOO industria rappresentano, con 228.161 iscritti, la principale federazione di categoria della centrale sindacale spagnola (un quarto del totale) e il 42 per cento di tutti i rappresentanti dei lavoratori eletti nelle elezioni sindacali nei settori primari e industriali di riferimento. Dopo questo congresso è sicuramente un’organizzazione più forte, più coesa e proiettata maggiormente verso il futuro.

L’impegno assunto da Agustín – nel suo secondo mandato – è di fare diventare CCOO Industria un’organizzazione giovane in grado di incorporare un maggior numero di donne nelle sue strutture dirigenti. Nella commissione esecutiva, eletta con l’89 per cento dei consensi, le donne sono oggi soltanto tre su 15 (il 20 per cento). Una percentuale che corrisponde al numero di donne che hanno partecipato al congresso: 72 su 350 delegati (il 20,6 per cento), leggermente superiore alla percentuale di iscritte donne (il 19 per cento).

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Nel suo intervento conclusivo Agustín Martín ha ringraziato il lavoro, il sacrificio e la generosità di quei dirigenti che hanno fatto un passo indietro per favorire il rinnovamento e ridurre la struttura centrale. Ha fatto presente che il sindacato “ha già acceso i motori” essendo venuta l’ora di passare all’offensiva. A questo scopo dedicherà tutti i suoi sforzi per “intensificare l’azione e scendere in strada” affinché ci siano più industria, più occupazione, più diritti, più iscritti e più uguaglianza. Il 2˚ congresso chiude la fase del processo di unificazione tra le vecchie federazioni, lasciandosi alle spalle difficoltà e divisioni: “[…] oggi siamo tutti industria. Persone impegnate in un sindacato con la S maiuscola”.

Infine, Agustín ha richiamato tutti i delegati a rafforzare la capacità del sindacato come strumento di trasformazione, recuperando l’orgoglio di appartenenza alla classe operaia e il ruolo pedagogico tra i lavoratori e nella società.

La nuova commissione esecutiva di CCOO Industria articolerà il suo lavoro in tre grandi aree di attività: Organizzazione, Politica Sindacale e Politica Industriale, mentre la segreteria generale sarà supportata da quattro dipartimenti: Internazionale, Strategie Settoriali, Finanza e Amministrazione, Alte professionalità e Quadri.

I temi principali sviluppati nel 2˚ congresso sono stati il modello produttivo spagnolo, la politica agricola e lo sviluppo rurale, il modello energetico, la digitalizzazione e la quarta rivoluzione industriale, la formazione continua, la sindacalizzazione, il modello organizzativo e la comunicazione.

Particolare spazio è stato dato alla dimensione internazionale attraverso uno specifico seminario realizzato all’Università di Castilla La Mancha su “Globalizzazione, de-regolazione, governance. Scenari della crisi e azione sindacale”; una tavola rotonda nel secondo giorno del congresso su: “Un nuovo contesto per l’azione sindacale internazionale. Alcune esperienze” e, infine, gli interventi nell’ultima mattina dei segretari generali di industriAll Europe, EFFAT, IndustriALL Global Union e UITA.

A cura dell’Ufficio Internazionale FIM-CISL

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