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I sindacati di General Electric portano avanti la cooperazione e la solidarietà oltre le frontiere

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Sindacati di Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Spagna e Stati Uniti, che rappresentano i lavoratori di General Electric, si sono riuniti a Ginevra in Svizzera i giorni 29 e 30 novembre del 2017, per discutere lo sviluppo della Rete Sindacale Globale in General Electric.

I rappresentanti sindacali hanno inter-cambiato le loro esperienze sui problemi lavorativi comuni che si affrontano in General Electric, la gigantesca multinazionale statunitense. L’impresa opera in vari settori industriali come l’energia elettrica e le reti, il petrolio e gas, l’aeronautica, il medicale, i trasporti ed è insediata in 170 paesi con più di 300mila lavoratori diretti.

Ufficialmente l’impresa annuncia che “GE promuove il rispetto dei diritti umani fondamentali (inclusa le Dichiarazioni ILO relative ai principi e diritti fondamentali del lavoro) e li considera una componente essenziale della responsabilità sociale aziendale”, e costituisce una delle principali imprese multinazionali del mondo.

Tuttavia, i rappresentanti sindacali hanno riferito alla riunione che il management ha intensificato i suoi attacchi ai diritti dei lavoratori in diversi paesi e ha violato le promesse a lungo termine rivolte ai dipendenti e alle comunità in cui opera. L’azienda si è, inoltre, impegnata con investitori finanziari conosciuti a concentrarsi specificamente sui profitti a breve termine.

Ad esempio, in Europa, la strategia miope della direzione aziendale sta comportando grandi rischi per i lavoratori e la stessa azienda, con il mancato rispetto degli impegni presi al momento dell’acquisizione di Alstom Power. In Nord America, le decisioni del management di chiudere e limitare le strutture produttive hanno rotto gli accordi sociali presi con le comunità locali. Sia i sindacati in Europa (vedi in allegato il comunicato stampa di IndustriAll Europe GE shareholders first workers last “gli azionisti prima, i lavoratori ultimi”), sia quelli nordamericani stanno assumendo misure contro la direzione aziendale al fine di proteggere gli interessi dei lavoratori e delle comunità locali.

I partecipanti all’incontro concordano che l’Azienda deve rispettare pienamente i diritti fondamentali dei lavoratori, in particolare la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva, in tutti i siti produttivi del Gruppo e in tutti i paesi del mondo, senza eccezioni. I sindacati credono che il management di GE debba collaborare con loro, che rappresentano i lavoratori di GE, al fine di raggiungere un modello di business giusto e socialmente equo.

I sindacati presenti alla riunione hanno approvato una dichiarazione congiunta per unire i sindacati GE in tutto il mondo, al fine di aumentare la forza collettiva dei lavoratori e chiedere all’Azienda di riconoscere la rete sindacale globale e dialogare con essa.

La rete sindacale di GE:

  1. Svilupperà la cooperazione e la solidarietà oltre le frontiere affinché i diritti fondamentali dei lavoratori siano attuati e rispettati in tutti i luoghi di lavoro e di raggiungere condizioni lavorative eque e giuste per tutti i lavoratori.
  2. Creerà un meccanismo di dialogo sociale a livello mondiale e/o regionale con la direzione aziendale, affinché in GE si ascoltino le voci dei lavoratori.
  3. Proteggerà e promuoverà l’impiego sostenibile, la giustizia sociale ed economica e la governance democratica globale dell’Azienda, in modo che le relazioni sindacali siano costruttive e conducano a negoziazioni in ambito mondiale, includendo la limitazione del lavoro precario e la “transizione giusta” verso un’economia de-carbonizzata.

Articolo di IndustriALL Global Union
traduzione in italiano a cura dell’Ufficio Internazionale FIM-CISL