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Biografia

Ferdinando Uliano Segretario Generale Fim Cisl

Ferdinando Uliano 57 anni di Bergamo, inizia da giovane a lavorare nell’officina di una piccola fabbrica metalmeccanica nella provincia della bergamasca, dove viene eletto come rappresentante sindacale per la FIM.

Si diploma nelle scuole serali e prosegue la sua attività lavorativa in ABB Sace, dove lavora e continua l’impegno sindacale di rappresentante dei lavoratori, assumendo anche l’incarico di coordinatore unitario. Sono gli anni della riorganizzazione nel settore elettromeccanico e della prima grande ristrutturazione ABB e del primo contratto aziendale di Gruppo.

Dopo 14 anni come delegato sindacale, nel 1996 la FIM lo chiama ad un impegno sindacale a tempo pieno nel territorio bergamasco.

Viene eletto nella segreteria provinciale nel 2002 e nel 2004, a 38 anni diventa segretario generale della FIM bergamasca. Durante gli 8 anni come segretario generale nel territorio di Bergamo affronta una delle peggiori crisi dell’industria e dell’economia nel nostro Paese, quella del 2008, seguendo delicate trattative come: Candy, Tenaris Dalmine, Brembo, Indesit.

Nel 2012 viene eletto nella segreteria nazionale della FIM dove assume la responsabilità di seguire il settore automotive e moto, in particolare l’allora Gruppo Fiat (oggi Stellantis), Iveco e il gruppo Piaggio.

Sono gli anni di Marchionne e dei contratti nazionali specifici (CCSL) che hanno consentito il salvataggio e rilancio del più grande Gruppo industriale del Paese e con esso di importanti accordi che hanno portato ad aumenti salariali e premi di risultato presi a riferimento nel settore.

Dal 2012 partecipa attivamente al negoziato dei vari Contratti Nazionali dei Metalmeccanici (CCNL) e dal 2016, assume la responsabilità diretta, in segreteria, della contrattazione nazionale e decentrata.

Uliano è stato nel CCNL 2021 uno dei maggiori fautori della riforma dell’inquadramento professionale e della clausola di garanzia che ha caratterizzato l’ultimo rinnovo del CCNL, garantendo incrementi salariali a difesa dei salari dei metalmeccanici.

Ha seguito inoltre, a livello nazionale, molti tavoli di crisi in sede ministeriale come quelli di Termini Imerese, Industria Italiana Autobus (ex-Irisbus), Speedline e Stellantis e in  ultimo nell’istituzione del tavolo di rilancio del settore automotive, attualmente in essere presso il MiMIT.