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#FridayForFuture, 15 marzo 2019

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#FridayForFuture #FimForFuture #15marzo
La cura dell’ambiente non è più una questione rinviabile. Scienziati e climatologi ci avvertono che il riscaldamento globale ci porterà presto al punto di non ritorno. I comportamenti irresponsabili dell’uomo stanno accelerando alcuni fenomeni ciclici e naturali del pianeta.
A livello planetario, questi cambiamenti sono già oggi causa di carestie, migrazioni e conflitti.
L’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 12 dicembre 2015 prevede un piano d’azione per contenere il surriscaldamento globale ma, purtroppo, alcuni paesi industrializzati come gli Stati Uniti non hanno aderito e si stanno muovendo in direzione opposta.
Occorrono coesione, determinazione e lungimiranza, evitando di ideologizzare il dibattito intorno a un tema così importante, tenendo insieme capacità di analisi e concretezza nell’azione politica per tracciare un nuovo modello di sviluppo sostenibile in cui l’Europa può interpretare il ruolo di guida.
In questi anni, nelle molte vertenze in cui siamo stati protagonisti, abbiamo collegato i rilanci industriali alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, dimostrando che, anche nel nostro Paese, lavoro, cura dell’ambiente e tutela della salute possono coesistere. I diversi accordi realizzati sullo smartworking, oltre a migliorare la produttività, sono in grado di abbattere le emissioni di CO2 grazie al risparmio energetico e alla riduzione della mobilità stradale.
Agli slogan e al “tutto subito” preferiamo strategie di medio termine che accompagnino i processi di cambiamento senza lasciare indietro nessuno.
Industria 4.0 e nuove tecnologie sono la strada per poter umanizzare il lavoro e tracciare un nuovo modello di ben-essere puntando sull’economia circolare, sulla realizzazione delle infrastrutture necessarie per realizzare una mobilità sostenibile, sulle energie rinnovabili, sul superamento dell’utilizzo del carbone, sull’autonomia energetica, sulla riqualificazione delle fabbriche, delle abitazioni e delle città: combinazioni vincenti per l’eco-sostenibilità e per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il “voto col portafoglio”, sostenuto e praticato dalla FIM, è uno straordinario strumento di partecipazione civile con cui i cittadini, ogni giorno, con i propri consumi, possono premiare le imprese sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale, riprendendosi il mercato, orientandone le scelte e condizionando anche la Politica.
Questa pratica, inoltre, potrà diventare l’alternativa, concreta e percorribile, alla logica perdente dei dazi se sapremo spostare la competitività delle imprese sul terreno della sostenibilità, garantendo misure fiscali di favore a quel tipo di imprese e vincendo la scommessa di rendere la sostenibilità stessa conveniente per tutti. Le imprese sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale sono quelle che hanno più efficienza, maggiore produttività e, dunque, migliori condizioni di lavoro.
Abbiamo ricevuto il mondo in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo riconsegnarlo in condizioni migliori. Abbiamo le forze, la tecnologia e le intelligenze per poterlo fare!

 

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