Sider Alloys, Valerio D’Alò (FIM CISL): serve chiarire cosa realmente ha intenzione di fare l’azienda. Così non si può andare avanti
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale FIM-CISL Valerio D’Alò
Sider Alloys: serve chiarire cosa realmente ha intenzione di fare l’azienda.
Così non si può andare avanti
Si sta tenendo in queste ore presso il MIMIT a Roma l’incontro tra le organizzazioni sindacali, e il governo sulla complicata vertenza di Sider Alloys il sito sardo di Portovesme, ex-Alcoa da anni in attesa di un reale rilancio. L’incontro odierno dichiara il Segretario nazionale FIM Valerio D’Alò: ci darà la possibilità di confrontarci con il governo su tre aspetti fondamentali di questa vertenza, in primo luogo – dice il D’Alò – vogliamo capire se ci sono ulteriori interlocutori interessati al sito di Portovesme che vogliano realmente rilanciare sul piano industriale in sito e poi capire, perché fino ad oggi siamo stati presi letteralmente in giro nei precedenti incontri dai vertici di Sider Alloys che ci dicevano che parti degli impianti ordinati in Cina per il sito sardo erano fermi, una volta per la guerra, una volta per i problemi sul canale di Suez ma che di fatto non sono mai arrivati.
Oggi poi – continua – vorremmo sapere cosa è stato fatto con le ingenti risorse pubbliche date a Sider Alloys soprattutto dei fondi messi a disposizione da Invitalia, oltre che avere chiarezza sull’assegnazione degli appalti.
Se Sider Alloys pensa – chiosa il segretario FIM – che il rilancio del sito passi per i pochi lavori fatti fino ad ora, con l’istallazione di un piccolo forno e la sala elettrolisi che ancora non è stata smantellata non ci siamo. C’è poi da affrontare – conclude D’Alò – il tema degli ammortizzatori sociali, ogni cambio di governo si riparte sempre da zero, le famiglie dei lavoratori vanno avanti con meno di 500 euro al mese è inaccettabile.
Roma, 30 gennaio 2025 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale