AUTO PIANO UE – ULIANO: INSUFFICIENTE E INADEGUATO PER DIFENDERE E RILANCIARE IL SETTORE
Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario Generale FIM CISL Ferdinando Uliano
PIANO AUTO UE: INSUFFICIENTE E INADEGUATO PER DIFENDERE E RILANCIARE IL SETTORE. SERVONO RISORSE STRAORDINARIE
Il piano per il settore auto presentato dalla Commissione Europea è del tutto insufficiente e inadeguato rispetto alle esigenze di un comparto strategico che sta affrontando una transizione complessa e rischiosa. Le misure previste non rispondono alle richieste che la FIM-CISL e quelle del movimento sindacale europeo che abbiamo portato avanti nella manifestazione del 5 febbraio 2025 a Bruxelles.
Nel piano mancano risorse concrete per sostenere le aziende della componentistica e l’intero settore automobilistico nel processo di transizione, tutelando l’occupazione impedendo così chiusure di stabilimenti e licenziamenti. Ancora più grave è l’assenza di fondi per i lavoratori, sia in termini di formazione professionale per il rafforzamento delle competenze, sia per il sostegno economico attraverso adeguati ammortizzatori sociali.
Gli unici elementi di novità riguardano la rimodulazione delle multe sulle emissioni di CO₂ previste per il 2025, che avrebbero potuto generare sanzioni per circa 15 miliardi di euro con pesanti ripercussioni su produzione e occupazione. Tuttavia, questo intervento non è sufficiente a garantire la tenuta e il rilancio del settore.
Ribadiamo con forza la necessità di misure straordinarie e rapide, proporzionate alla gravità della crisi che sta attraversando l’industria dell’auto. Serve un nuovo Fondo Europeo con risorse importanti e in tempi paragonabili a quelle del Next Generation EU. Non possiamo accettare che la Commissione Europea tenti di affrontare questa crisi con interventi minimi e inadeguati. Con il rischio concreto di essere schiacciati dalla competizione della Cina e dai dazi imposti dagli Stati Uniti, è fondamentale un’azione politica ed economica forte e decisa.
Porteremo la nostra contrarietà alle istituzioni italiane ed europee e chiederemo a IndustriALL Europe di intensificare la mobilitazione sindacale affinché le istituzioni europee stanzino i fondi necessari, così come indicato anche nel rapporto elaborato da Mario Draghi su incarico della stessa Commissione UE.
Roma, 5 marzo 2025 Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale