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Leonardo spa: Nasce la Divisione Aereonautica. Una Sfida da traguardare unitamente ai lavoratori.

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Leonardo spa: Nasce la Divisione Aereonautica. Una Sfida da traguardare unitamente ai lavoratori.

Nella giornata odierna si sono incontrati in Roma, presso la sede della Leonardo spa, le segreterie nazionali di FIM FIOM UILM, unitamente alla Direzione Aziendale, avente ad oggetto un’informativa inerente la nuova riorganizzazione del settore dell’Ala Fissa.

L’orizzonte di mercato, nel settore difesa e aerospazio, vede una dimensione sicuramente importante della Leonardo sul territorio nazionale ma ridotta se paragonata agli altri player mondiali.

Gli investimenti in difesa continueranno a crescere con un atteso in aumento del 9% dei ricavi nel 2024 e del 12% nel 2025 con i player statunitensi tre volte più grandi di quelli europei, in cui l’Italia, rappresentata da Leonardo e Fincantieri, conta per il 14% del giro d’affari europeo e per il 4% di quello mondiale.

Le prime cinque posizioni sono detenute esclusivamente da gruppi USA che da soli concentrano oltre la metà del giro d’affari generato dal core business Difesa: Lockheed Martin (€55,0mld nel 2023), RTX (€36,8mld), Boeing (€31,0mld), Northrop Grumman (€30,6mld) e General Dynamics (€26,8mld).

Se guardiamo alla posizione europea, svetta al primo posto la britannica Bae Systems (€25,8mld), seguita da Airbus (€11,8mld), Leonardo (€11,5mld), Thales (€10,1mld) e Rheinmetall (€5,1mld); Fincantieri (€ 2,0mld).

I player europei appaiono di un certo rilievo, ma sono ancora lontani dai colossi statunitensi e la loro dimensione media è pari a poco più di un terzo di quella dei gruppi oltre oceano.

Nell’obiettivo di continuare a mantenere la sua caratteristica di essere partner di grandi programmi internazionali, continuare ad essere un importante integratore di velivoli, servizi avanzati, training e fornitore, seppur non particolarmente rilevante, del mercato civile, la scelta presa è stata quella di integrare tutte le competenze, prodotti e programmi sotto un’unica Divisione Aereonautica al fine di realizzare le sinergie tra tutte le componenti aziendali che si occupano di progettare sviluppare realizzare e produrre parti di natura avionica inerenti il dominio aereo.

La nuova divisione sarà operativa a partire dal prossimo 8 maggio e sarà a sua volta suddivisa in tre business unit: la B.U. Velivoli, in cui al suo interno al momento sarà presente anche il GCAP, la B.U. Aerostrutture che si occuperà dei programmi civili, e la B.U. Customer Service and Support.

I consolidati divisionali per il 2025, dal punto di vista di bilancio, saranno ancora distinti e identificati per ex Divisioni e soltanto in capo alla costituenda Divisione Aereonautica a partire dal primo gennaio del 2026, così come la responsabilità su programmi e prodotti (C27,345   e

346, EFA, F35, ATR, AIRBUS, BOEING, oltre a quelli in collaborazione e sviluppo con le attuali società partecipate, quali AJT, o con la JV costituita con Baykar che avrà la responsabilità di certificare prima e produrre poi i droni e gli unmanned per il mercato europeo.

L’attuale riorganizzazione prevede anche che le ingegnerie, attualmente distinte per divisione, vengano riorganizzate attraverso un criterio di prossimità a parte-programma-prodotto e siano specifiche per le singole linee sia dei prodotti proprietari, sia delle collaborazioni internazionali, sia per tutto il mondo del customer service and support.

Nei prossimi mesi si procederà, altresì alla costituzione formale della società internazionale GCAP propedeutica alla costituzione della azienda paritetica Bae Systems, Leonardo e Mitsubishi che in un primo momento anche lei sarà presente e sarà organizzata sotto la nuova

B.U. Velivoli.

Come FIM abbiamo espresso, rispetto la riorganizzazione presentata, una posizione di attesa e verifica in quanto la portata reale dell’operazione potrà essere realmente valutata e ponderata solo dopo che saranno pienamente operative le strutture organizzative e agibili i reali riflessi sui programmi e sui prodotti.

Occorre avere maggiori e ulteriori elementi, sia in termini di informazione, sia in termini di condivisione, sulle ricadute fattive della JV con Baykar, per il segmento dei droni degli unmanned, oltre ad avere elementi concreti delle interlocuzioni che continuano con il fondo sovrano arabo e che avrebbero o potrebbero avere impatti sul futuro dell’attuale B.U. Aerostrutture.

Abbiamo comunque rimarcato che occorrerà che la nuova Divisione eserciti il suo ruolo naturale di capofila della filiera dell’industria aeronautica vincendo le prossime sfide sulla competitività e sulla qualità, sfide che saranno determinanti per la riuscita degli obiettivi da traguardare unitamente ad un non meno importante e moderno processo produttivo, basato sull’ingaggio cognitivo dei lavoratori, prendendo atto che antiche logiche di gestione del personale sono ormai obsolete per traguardare le nuove sfide.

L’investimento in formazione, per lo sviluppo delle nuove competenze, deve oggi più che mai generare i suoi frutti attraverso un naturale e consequenziale percorso di riconoscimento delle professionalità, basato unicamente sul merito di performance e prestazione del singolo lavoratore, che valorizzi titoli ed esperienza.

Crediamo altresì che un’ulteriore elemento necessario a vincere le sfide future sarà la capacità di stringersi in modo univoco e coeso intorno al progetto di rilancio attraverso un patto in cui tutti, direttore generale, management, organizzazioni sindacali, coinvolgendo la vera forza dell’azienda, ovvero il capitale umano, i lavoratori e lavoratrici, focalizzino ogni esperienza per una riflessione più attenta e profonda sugli strumenti da mettere in campo per traguardare la transizione organizzativa e tecnologica.

Infine riteniamo necessaria un’analisi più attenta e puntuale sia sul tema inerente l’off-load sia sull’assegnazione delle lavorazioni fuori casa, in quanto riteniamo che se si vuole realizzare un modello industriale efficiente ed integrato, con un’ampia e moderna gamma di prodotti, alcune scelte, (quali ad esempio quelle sulle sub-forniture) possono avere ricadute impreviste e potrebbero generare criticità inattese.

Roma, 06 Maggio 2025