Acciaierie d’Italia AS – ILVA AS e Indotto. È ancora possibile salvare l’ex ILVA, ma bisogna agire subito!
COMUNICATO STAMPA
Acciaierie d’Italia AS – ILVA AS e Indotto
È ancora possibile salvare l’ex ILVA, ma bisogna agire subito!
Le mobilitazioni e le iniziative di protesta dentro e fuori dai cancelli degli stabilimenti ex Ilva, realizzate nella giornata di ieri, hanno rappresentano inequivocabilmente la volontà dei lavoratori di voler difendere i posti di lavoro e ribadendo la richiesta di avere una prospettiva fatta di industria che guarda al futuro, ambientalmente compatibile e di sicurezza.
Il Governo e l’azienda non possono pensare di scaricare la grave situazione finanziaria del gruppo sui lavoratori o peggio ancora, utilizzare il grave incidente del 7 maggio scorso, che solo per la capacità e competenza ed il coraggio dei lavoratori, insieme a quella dei vigili del fuoco, non ha causato maggiori e gravi danni alle persone e agli impianti, come alibi per scaricare le proprie responsabilità.
Nel prossimo incontro di lunedì 26 maggio presso Palazzo Chigi, Fim Fiom Uilm riproporranno, al Governo, tutte le questioni di questa lunghissima e sofferta vertenza su cui attendiamo chiarimenti, a partire da:
- quanto la concessione dell’AIA, l’approvvigionamento del gas, la condivisione con la Regione Puglia di un piano di decarbonizzazione pesino nello stallo delle trattative con Baku Steel;
- la volontà e la possibilità di rispettare il Piano di ripartenza di tutti gli impianti funzionale alla gestione della transizione della produzione a forni elettrici e impianti DRI;
- la valutazione della annunciata decisione unilaterale dell’amministrazione straordinaria di aumentare i livelli di utilizzo della cassa integrazione;
- le iniziative su come intende tutelare i lavoratori dell’indotto e di Ilva in AS;
- la garanzia delle risorse economiche necessarie per gestire la grave situazione in cui versa l’azienda e mantenere la continuità produttiva e la continuità salariale delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il governo ora più che mai deve accettare l’idea che da solo non risolve la situazione e che l’unico modo è il confronto trasparente e collaborativo in sede di tavolo permanente di Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, nazionali e locali, gli enti preposti e le Autorità competenti dello Stato interessate che possono (debbono) contribuire ad individuare le soluzioni che evitino un disastro sociale ed industriale che coinvolgerebbe 20.000 famiglie. Non ci rassegneremo ad un destino ineluttabile!
FIM FIOM UILM ribadiscono ancora una volta che solo tutelando l’occupazione e garantendo il lavoro può essere garantita la ripartenza, la decarbonizzazione, la salute e sicurezza e l’ambiente. Con la cassa integrazione senza una prospettiva si abbandonano i lavoratori ed i territori ad un futuro di povertà e regresso.
Terremo costantemente aggiornati le lavoratrici ed i lavoratori sul prosieguo del confronto col governo.
Roma, 22 maggio 2025 Fim, Fiom, Uilm Nazionali