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Metalmeccanici: Uliano; pronti a nuovi scioperi. I metalmeccanici hanno diritto al contratto da “la Repubblica”

Ferdinando Uliano La Repubblica

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di Rosaria Amato – 20 maggio 2025

Undici mesi senza contratto, e al momento nessuna prospettiva di riaprire le trattative: tra i sindacati e Federmeccanica-Assistal è muro contro muro. “Non possiamo accettare la mancanza di un contratto e di essere delegittimati, in uno dei settori trainanti del Paese, che è sempre stato di esempio per tutti gli altri”, afferma Ferdinando Uliano, leader della Fim, che stamane insieme a Fiom e Uilm terrà a Bologna un’assemblea nazionale con 1.500 delegati da tutta Italia.  

Perché stavolta non si riesce a tornare al tavolo?

“La nostra piattaforma fino ad ora non è mai stata discussa.Le organizzazioni imprenditoriali hanno invece presentato una loro proposta, che andava dritta alla rottura, cancellando l’impostazione che avevamo concordato nel 2021,senza definire alcun aumento salariale e rinviando solo a una quantificazione ex post dell’inflazione”.

Quale aumento avevate chiesto?

“Considerando sia l’inflazione che la leva dell’innovazione organizzativa avevamo determinato un aumento complessivo di 280 euro, ma eravamo aperti alla discussione. Loro invece, ‘accusandoci’ di aver già recuperato il potere d’acquisto con il precedente rinnovo, non intendono stabilire alcun tipo di aumento per i prossimi quattro anni. Sarebbe un unicum nella contrattazione nel nostro Paese”.

Un atteggiamento dovuto alla fase economica difficile

“Le motivazioni sono molte e spesso strumentali, eppure nel 2021, quando abbiamo definito l’ultimo contratto, la situazione era anche peggiore, con le aziende ferme a causa del Covid. Ci domandiamo se quello a cui puntano le imprese, nel pieno della transizione tecnologica, è ridurre i salari dei lavoratori, e rendere il settore sempre meno attrattivo, delegittimando i sindacati. Abbiamo letto sulla stampa interviste nelle quali veniamo attaccati: non è certo un atteggiamento volto a ridurre le distanze”.

Oggi ricorre il 55° anniversario dello Statuto dei lavoratori.

“La scelta della data dell’assemblea è dovuta a una ragione più contingente: oggi Federmeccanica si riunirà per la nomina del nuovo presidente. Speriamo che questa possa essere l’occasione per un cambio di impostazione, considerato che in questi mesi c’è stata una discussione molto articolata tra gli imprenditori metalmeccanici, e sono emerse anche critiche nei confronti della presidenza, per come è stato condotto il negoziato. Diversi imprenditori anche grandi aziende, hanno giudicato insufficiente la piattaforma datoriale, visto soprattutto che ha portato a 32 ore di scioperi, non accadeva da oltre 25 anni”.

Se non cambiasse l’impostazione di Federmeccanica ce ne potrebbero essere anche altri?

“È inevitabile, non possiamo pensare che uno dei settori trainanti dell’economia italiana possa riportare indietro le lancette la nostra piattaforma guarda avanti, in termini di sostenibilità, innovazione organizzativa, sicurezza, competenze professionali, welfare, orario di lavoro. Ci auguriamo che la nuova presidenza possa valorizzare il contributo dei lavoratori, e riaffermare con lungimiranza, come è avvenuto in passato, tutte le istanze delineate nel “Patto per la fabbrica””.