Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

CCNL: sciopero di 8 ore domani e mobilitazioni in tutt’Italia per riaprire la trattativa su contratto dei metalmeccanici. Non si possono tenere in ostaggio 1.5 milioni di metalmeccanici

Condividi questa pagina

Comunicato Stampa

Dichiarazione del segretario generale FIM CISL Ferdinando Uliano

CCNL: sciopero di 8 ore domani e mobilitazioni in tutt’Italia per riaprire la trattativa su contratto dei metalmeccanici

Non si possono tenere in ostaggio 1.5 milioni di metalmeccanici

Il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano sarà domani, venerdì 20 giugno, alla manifestazione che si terrà presso il Parco Nord di Bologna a partire dalle 9 per lo sciopero di 8 ore che si terrà in tutt’Italia per riconquistare il tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale dei Metalmeccanici.

Contemporaneamente il segretario generale della Fiom-Cgil Michele De Palma sarà a Napoli, mentre il segretario generale della Uilm-Uil Rocco Palombella sarà a Mestre. Si svolgeranno inoltre manifestazioni regionali anche a Udine, Trento, Bergamo, Aosta, Torino, Genova, Firenze, Ancona, Perugia, Lanciano, Roma, Bari, Potenza, Vibo Valentia, Palermo, Cagliari.

Con queste ulteriori 8 ore siamo già a 40 ore di sciopero per conquistare il tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL. Federmeccanica-Assistal continuano a tenere in ostaggio 1 milione e mezzo di metalmeccanici irresponsabilmente dimostrando di non voler riaprire la trattativa per rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza. Questo vale anche per la trattativa per il rinnovo del CCNL delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi interrotta e mai più ripresa dal 17 marzo scorso. Anche le scuse sulla crisi dell’industria non reggono. Lo scorso 6 giugno 2025 nonostante la pesante crisi che sta attraversando il settore dell’automotive con Stellantis, Ferrari, Cnhi e Iveco abbiamo sottoscritto per il biennio un accordo con incrementi salariali del 6,6% pari a 140 euro mensili e con un una-tantum di 480 euro. Abbiamo definito le quantità economiche e abbiamo raggiunto un incremento salariale sui minimi superiore all’inflazione.

Anche nel recente rinnovo contrattuale delle Cooperative sono stati quantificati e garantiti gli aumenti nel quadriennio e si è definito un aumento salariale minimo di 200 euro, superiore all’inflazione, accompagnato da molti miglioramenti normativi.

Il rifiuto che continua a ribadire  Federmeccanica di riprendere la trattativa senza pregiudiziali è un atto irresponsabile e offensivo verso le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. E’ assurda e inaccettabile la pregiudiziale assunta dal fronte imprenditoriale di non quantificare gli aumenti salariali nel prossimo contratto. Nel nostro Paese un contratto così non esiste in nessun settore. Come non è accettabile il respingimento di una richiesta salariale condivisa nel 2021, coerente con le regole attuali sul patto della Fabbrica, dove i minimi vengono definiti considerando l’inflazione Ipca e i miglioramenti organizzativi. Domani i metalmeccanici scenderanno in piazza con 8 ore di sciopero in tutt’Italia, Federmeccanica si assuma la propria responsabilità e riapra il negoziato.

Roma, 19  Giugno 2025

Ufficio Stampa Nazionale FIM CISL