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Pierre Carniti, l’altra politica

Un ricordo di Franco Bentivogli – 6 giugno 2018

Ho conosciuto Pierre Carniti una sera di fine settembre 1958, in una osteria di Roserio (periferia di Milano) nei pressi dell’azienda in cui lavoravo (la FIAR CGE). In quell’osteria – era lo stile dell’epoca – si teneva la conclusione di una “tre sere” organizzata dalla Fim-Cisl della Zona Sempione sui premi di produttività. Nel programma dell’ultima sera era previsto come relatore Pierre Carniti, presentato come esperto della materia.
Quella sera lo incontrai per la prima volta e gli parlai della mia prossima partenza per il Centro Studi della Cisl di Firenze dove ero stato ammesso al corso annuale dopo una severa selezione. Finita la riunione, facemmo un tratto di strada insieme sul tram n. 6 fino a Corso Sempione, da dove prendevo un altro tram che mi portava nei pressi di Via Stradella, al pensionato dove ero alloggiato, essendo immigrato da Forlì.
Nel 1970 Carniti fu eletto segretario generale della Fim nazionale, e io, nel frattempo diventato segretario della Fim di Treviso, fui eletto segretario nazionale dell’organizzazione. Nel luglio 1974 Carniti entrò in Segreteria confederale e io fui eletto segretario generale della Fim…Scarica il ricordo completo di Franco Bentivogli


 

In ricordo di un grande sindacalista: Pierre Carniti

di Sandro Antoniazzi giugno 2018

Carniti è stato un grande sindacalista, in una grande epoca storica del sindacato.
Ogni grande sindacalista ha propri caratteri e propri meriti che è bene ricordare. Carniti era un atipico, un eterodosso, uno fuori da ogni schema. In un periodo di tempo fortemente ideologico e politicizzato, dove ognuno veniva classificato per la sua provenienza e appartenenza, Carniti era indefinibile. Era il cruccio dei comunisti che, considerandosi i veri interpreti della classe operaia di cui conoscevano l’ortodossia e tutte le possibili deviazioni da questa, non riuscivano a collocarlo; varie volte hanno tentato di definire la FIM di Carniti come pansindacalista, anarco-sindacalista o altri vocaboli del genere, senza cogliere il vero carattere di questo strano e originale sindacato.
La FIM di Milano e quelle altre vicine che poi formarono la nuova FIM nazionale rappresentavano un caso raro; costituivano un esempio rarissimo di “sinistra sindacale”. C’è tanta sinistra nel sindacato e tanti sindacati di sinistra nel mondo, ma si tratta praticamente sempre di una sinistra politica che opera nel sindacato. La sinistra sindacale è un’altra cosa: parte dai problemi dei lavoratori e con essi agisce e lotta per cambiare la loro condizione. Per trovare qualcosa del genere penso che occorra risalire alle origini del sindacato…Scarica il ricordo completo di Sandro Antoniazzi