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Il settore siderurgico raggruppa tutte quelle aziende che in modo diretto o indiretto producono ghisa e acciaio: dalla fusione, ai processi di produzione di semilavorati (bramme, blumi, billette) e fino ai prodotti finiti (lamiere, travi, tubi, prodotti commerciali). L’acciaio viene prodotto prevalentemente attraverso due processi industriali, il ciclo integrale e il forno elettrico. Il primo attraverso il processo da altoforno utilizza materie prime come il minerale di ferro e il carbon fossile. Il secondo si realizza attraverso la fusione del rottame ferroso, fusione che avviene in un forno elettrico.

L’Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa con un quota del 16% sull’intera produzione UE.

L’occupazione totale nel settore è di circa 36.000 addetti. Il 77% del totale è rappresentato dagli operai.

Il settore siderurgico applica il contratto nazionale di lavoro dell’industria metalmeccanica e della installazione impianti, al cui interno vi è una “finestra” che disciplina particolari aspetti del settore (orario, gestione organizzativa, ecc.). Molto importante in questo settore è la presenza di contrattazione di secondo livello.

Coordinamento Nazionale

Valerio D’Alò – Segretario Nazionale, Stefano Boschini – Fim Venezia, Fausto Fagioli – Fim Piombino Livorno, Omar Cattaneo – Fim Lombardia-Asse Po, Sandra Rizzo – Fim Ferrara, Emanuele Fantini – Fim Lombardia, Pier Capelli – Fim Bergamo, Maurizio Montini – Fim Vicenza