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ILVA, Bentivgli: “NO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE SUI LAVORATORI” – Corriere della Sera, 2 dicembre 2017

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“NO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE SUI LAVORATORI”

Bentivogli ( Fim-Cisl): il comportamento pilatesco del Pd. “E’ la vertenza più importante  degli ultimi 30 anni”

CORRIERE DELLA SERA 2 dicembre 2017 

intervista  di Rita Querzè

 

Benedizione e condanna. Per i tarantini  l’Ilva riesce a essere entrambe  le cose. Nello stesso tempo. Difficile anche il ruolo del sindacato. Un giorno in piazza contro i nuovi  “padroni” indiani, tacciati di voler ridurre l’occupazione . Il successivo ancora in piazza. Ma questa volta per sostenere ArcelorMittal  e i suoi investimenti “minacciati dal ricorso al Tar  della regione Puglia contro il decreto della Presidenza del Consiglio sui termini dell’Aia, l’autorizzazione ambientale.

Ieri mattina avete protestato in 300 davanti alla Regione  per chiedere il ritiro del ricorso al Tar.

“Era necessario – osserva Marco Bentivogli, segretario generale della Fim, i metalmeccanici della Cisl  – la grande delusione è che in Regione Puglia  è stato presentato un ordine del giorno per il ritiro del ricorso al Tar ma lo stesso  Pd si è schierato contro. Un comportamento pilatesco”

Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha tuonato contro il ricorso. E nel Pd Teresa Bellanova  si è schierata in modo chiaro

“Calenda e Bellanova sostengono una posizione su cui però c’è il silenzio assordante del  Pd”

Si aspettava un intervento dello stesso Renzi?

“ Stiamo parlando della vertenza più rilevante da 30 anni a questa parte: Non ci possono essere  ambiguità quando qualcuno mette a rischio sia i posti di lavoro sia gli interventi per l’ambiente”.

Davvero temete che gli indiani si ritirino indietro?

“L’ultimi comunicato di ArcelorMittal  fa capire che iniziano ad esserci segni di sfiducia sull’operazione. D’altra parte Emili8ano non aveva fatto mistero del suo sostegno  alla cordata che ha perso. Nonostante presentasse un conto in materia di occupazione e salari altrettanto pesante”.

Emiliano ne fa prima di tutto una questione legata all’ambiente. Stiamo al merito delle sue obiezioni

“Emiliano ha fatto ricorso sul gasdotto  Tap, sulla Buona suola e sulle norme sui vaccini, ha sempre perso. Ma se sta volta malauguratamente vincesse, l’ Ilva chiuderebbe. Il decreto attiva i lavoratori  di ambientalizzazione e li finanzia. Ci sono 2,6 miliardi che arrivano per la metà  da ArcelorMittal e per l’altra metà dalla vecchia proprietà.  Per capirci: senza questo ricorso i lavori sarebbero partiti  già a gennaio con la costruzione dei cosiddetti parchi minerari. Parliamo di lavori attesi da sempre”.

Quello delle polveri è solo uno dei problemi.

“Bisogna ridurre la produzione di sostanze cancerogene come diossine e benzopirene.  Stavamo discutendo a ritmo serrato su piano ambientale. Avevamo già fatto quattro9 incontri. Adesso il ricorso blocca la trattativa. Altro pessimo risultato”.

Il Presidente della Regione  Puglia dice che le sue osservazioni  al piano inviate a settembre sono state ignorate.

“Emiliano  sta tenendo un comportamento 8infantile e irresponsabile. Sulla pelle dei lavoratori ma anche dei tarantini che vogliono migliorare le condizioni ambientali della loro città. Non vorrei fosse dettato solo da esigenze  di protagonismo. Le vertenze industriali  vanno tenute lontano dalla campagna elettorale”.

La manifestazione di ieri vi ha visto al fianco della Uilm ma senza la Fiom.

“Non ho capito le motivazioni della Fiom. In ogni caso all’Ilva è il quarto sindacato”.

Avete protestato contro i tagli  di ArcelorMittal. Ora ne difendete il piano.

“Noi difendiamo la necessità di trattare. Se hai un acquirente puoi convincerlo a evitare i licenziamenti. Ma se ArcelorMittal si sfila , il posto non c’è più per nessuno”.

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