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Gianni Italia

Gianni Italia. Sono nato a Cremona il 17 gennaio 1944. Provengo da una famiglia operaia. Mio padre lavorava in una azienda non metalmeccanica, abbastanza grande – con circa 700 addetti – che fabbricava cornici. La mia era una famiglia cattolica e quindi, come era naturale, ho frequentato l’oratorio, sono stato iscritto all’Azione cattolica. L’ambiente cattolico nel quale sono cresciuto era piuttosto vivace culturalmente e socialmente, e da esso ho ricevuto molti stimoli all’impegno e allo studio.
Dopo le elementari, ho frequentato l’avviamento professionale cui sono seguiti due anni di addestramento tecnico, dopodiché ho cominciato a lavorare come operaio, ma sempre con quella tensione a conoscere, a studiare e ricercare che mi era stata comunicata dall’ambiente nel quale ero cresciuto.
Ricordo il mio primo giorno di lavoro, il 20 giugno 1960, esattamente due giorni dopo la mia licenza come operaio specializzato elettricista. Ho lavorato un po’ a Cremona, in un’azienda che montava impianti nella zona, e poi sono andato a Milano a fare il montatore in una grande azienda elettromeccanica, dopo un anno sono tornato a Cremona e, infine, dopo qualche mese, sono ripartito, questa volta per Genova. Qui sono andato a lavorare come disegnatore tecnico all’Italimpianti, che poi ho lasciato nel 1970 quando sono diventato operatore sindacale a tempo pieno nella Fim. Era un’azienda di impiegati e tecnici che progettava grandi impianti siderurgici, tra i quali quello di Taranto.
Da una conversazione a un corso di formazione nel Romitorio di Amelia, gennaio 2009. Testo rivisto nel corso del 2011 Scarica il documento integrale