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E’ in vigore in nuovo CCNL 2019-2022 artigiani Area Meccanica scaduto il 31 dicembre
2018. Dopo 14 mesi di trattativa, condizionata dalla fase pandemica, Fim-Fiom-Uilm e i
rappresentati delle delegazioni Associazioni datoriali CNA, Confartigianato e Claai hanno
raggiunto per 500.000 lavoratori e 130.000 imprese l’accordo del rinnovo contrattuale
2019-22.
L’intesa in sintesi  prevede:
• l’adeguamento retributivo sarà del 5% erogati nel 2022 in tre tranche, al IV livello
complessive €70.
• prevista una quota Una tantum di 130€ erogata in due tranche, marzo e luglio 2022;
• aumentati gli importi dell’indennità di trasferta e di reperibilità del 5% a partire dal 1
gennaio 2022;
• definita la formazione obbligatoria di 8 ore, da effettuare entro il 2022 per il recupero
dei gap di competenza digitale;
• avviata la riforma del Sistema dell’inquadramento. Definito un gruppo tecnico paritetico
che, entro la fine del 2022 dovrà declinare i nuovi profili professionali in modo da
valorizzare le nuove professionalità e le nuove funzioni che in questi anni si sono
consolidate a fronte di modifiche dell’organizzazione del lavoro;
• mercato del lavoro: su contratto a temine, secondo quanto delegato dalla D.Lgs. 81/2015
sono stati negoziati: la durata complessiva massima del rapporto; il diritto di precedenza
per l’assunzione a tempo indeterminato, l’eliminazione degli intervalli temporali tra un
contratto a termine e l’altro, la stagionalità e le causali per il ricorso al contratto a termine;
• sfera di applicazione: dal 1 gennaio 2022 il contratto dell’area meccanica degli artigiani
che operano nel settore del Restauro di beni culturali, così come individuati dal codice
Ateco prevalente 90.03.02. che potranno trovare tutela dentro il contratto.
“Un rinnovo importante quello del CCNL degli artigiani che arriva dopo una lunga e faticosa
trattativa, condizionata dalla fase emergenziale pandemica e dalla congiuntura economica
che in parte ha colpito le aziende artigiane metalmeccaniche.
Un contratto innovativo che si propone di valorizzare le nuove professionalità che si sono
sviluppate a fronte di veloci cambiamenti nel lavoro e alla digitalizzazione dei processi
produttivi. Anche in questo contratto abbiamo introdotto la formazione obbligatoria per il
recupero delle competenze digitali.
L’aumento salariale del 5% porterà più certezze ai 500.000 lavoratori metalmeccanici in
questo periodo, che nonostante la ripresa è ancora condizionato ancora dallo stato di
emergenza e incertezza dovuto alla quinta ondata pandemica