Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

Electrolux: Siglato accordo a Palazzo Chigi

Condividi questa pagina

Electrolux: dopo un lungo e complicato negoziato tra le parti, a
nove mesi dall’ apertura drammatica della vertenza, è stato oggi
sottoscritto a Palazzo Chigi l’ accordo che mette in sicurezza le
fabbriche italiane e il lavoro.
Questi i contenuti dell’intesa:
 Conferma dei quattro impianti produttivi e della relativa missione industriale
con focalizzazione sui prodotti da incasso e di gamma media e alta delle
quattro linee di prodotto ( lavastoviglie, lavatrici, forni e piani cottura,
frigoriferi )
 Conferma dei centri di progettazione e di ricerca in prossimità degli
stabilimenti
 Investimenti per 150 milioni di € nelle quattro fabbriche, in parte destinati
all’innovazione di prodotto e in parte al miglioramento e all’innovazione del
processo produttivo nel corso dell’ attuazione del piano industriale tra il 2014
e il 2017.
 Attuazione di specifici piani industriali per stabilimento con interventi sul
processo e organizzativi tesi anche ad un incremento della produttività e dell’
efficienza.
In particolare negli stabilimenti di Solaro, Forlì, Susegana è previsto l’incremento
della produzione oraria; in relazione a questo, livellamenti e cadenze saranno oggetto
di una attenta analisi e verranno individuati interventi tecnici ed organizzativi in
modo che le condizioni di lavoro non peggiorino e non ci siano conseguenze negative
per i lavoratori.
 Per contenere la dinamica del costo del lavoro evitando contemporaneamente
di ridurre le retribuzioni dei lavoratori sono stati concordati:
‐ il dimezzamento della pausa aggiuntiva di 10 minuti per lo stabilimento di Porcia
‐ la riduzione del 60% dei permessi sindacali
‐ la gestione delle due settimane consecutive di ferie estive tra giugno e settembre (
prevedendo che possa esserci una terza settimana non consecutiva nei mesi di luglio
o agosto per chi fruisce delle ferie a giugno o settembre )
 L’ accordo contiene un impegno preciso a non avviare procedure unilaterali di
riduzione del personale per tutta la durata del piano e conferma l’ utilizzo del
contratto di solidarietà come strumento per affrontare la crisi mantenendo
inalterati i livelli occupazionali.
 Conferma inoltre il piano sociale già definito negli accordi precedenti,
comprendente l’incentivazione dell’esodo volontario finalizzato alla
ricollocazione esterna, al pensionamento, all’autoimprenditorialità.
 Per quanto riguarda lo stabilimento di Porcia, inoltre, impegna l’Electrolux a
determinare concrete opportunità di reimpiego all’interno della stessa
Electrolux o con l’ insediamento di un altro importante Gruppo industriale
nelle aree oggi inutilizzate del sito, per 150 persone.
Il raggiungimento di questo accordo, che affronta la crisi e nel contempo realizza
politiche industriali, consente all’ azienda di usufruire del minore costo contributivo
in regime di contratti di solidarietà previsto dalla legge 34/2014, appena approvata,
misura che rappresenta uno strumento molto importante per gestire l’attuale fase
salvaguardando il patrimonio professionale e distribuendo il lavoro.
La Fim considera questa intesa, che è il risultato della trattativa, dell’ impegno delle
Istituzioni e delle importanti mobilitazioni dei lavoratori, positiva ed importante.
Il mantenimento dell’occupazione e delle produzioni in Italia, così come gli
investimenti, rappresentano fatti reali e molto diversi da quanto immaginato da
Electrolux alcuni mesi fa, quando aveva considerato la chiusura di una fabbrica e il
drastico ridimensionamento delle retribuzioni condizioni indispensabili per una
parmanenza in Italia del Gruppo.
La Fim ritiene che la fase successiva alla firma dell’accordo stesso sarà un
importante e impegnativo banco di prova nell’applicazione di quanto definito e
lavorerà affinchè ogni impegno preso dall’azienda sia rispettato.
La Fim invita i lavoratori a sostenere l’intesa raggiunta esprimendo il loro
apprezzamento e nelle consultazioni che si terranno nei prossimi giorni un giudizio
positivo.
Il voto si terrà secondo le indicazioni delle Rsu in ogni fabbrica successivamente allo
svolgimento delle assemblee.

Roma, 15 maggio 2014 Fim Cisl