Marco BENTIVOGLI – ALCOA: riaccendere i riflettori sulla vertenza.
Terminato l’incontro tra Fim, Fiom, Uilm e il Vice Ministro Claudio De Vincenti, il vertice di Alcoa, rappresentato dall’Ing.Toia e la Regione Sardegna.
Nell’incontro si è fatto il punto sui negoziati in corso: al momento, tra mille difficoltà Glencore ha risposto alla lettera del vice ministro, privilegiando tra gli strumenti proposti per l’abbattimento del costo dell’energia dal punto di vista amministrativo e gestionale lo strumento della super-interrompibilità che però la Commissione Ue ha concesso solo fino a dicembre 2015. Anche perché con Il MiSE comunque proverà a verificare praticabilità di ulteriore proroga. Il 9 luglio il MiSE incontrerà nuovamente Glencore. Alcoa ci ha inoltre comunicato di non essere stata ancora contattata da Glencore.
Per quanto riguarda Klesh, quest’ultima ha incontrato Alcoa il 2 Luglio a Ginevra
Dall’incontro è emerso che la Klesh ha la necessità di una nuova lettera del Governo per riaprire interlocuzione. Alcoa deve riconfermare la sua disponibilità a coprire i costi di restarting (nel 2012 contabilizzati in 31mln$ e che invece Klesh ritiene molto più elevati) più le integrazioni salariali previste dall’accordo. Klesh deve rapidamente chiarire le proprie disponibilità, con cui corredare il piano finanziario e industriale, del capitale d’esercizio con cui sostenere la gestione dello smelter. Klesh dimostri di essere interessata alla continuità industriale dello stabilimento o sgombri il campo.
Con queste due lettere di garanzia di Alcoa e Klesh, quest’ultima darà il mandato a Pechiney di visitare lo stabilimento per valutare il restarting.
Il MiSE ha aggiornato anche sul silenzio in cui è piombato il “piano Sulcis”, la cui unica iniziativa in piedi, è quella relativa alla centrale di produzione di Bio-Fuel da parte di Mossi & Ghisolfi che il vice ministro ci conferma che dovrebbe avere avvio operativo tra dicembre 2014 e inizio 2015.
Sugli ammortizzatori sociali, dopo i ritardi dell’Assessorato al Lavoro sardo, manca il decreto del Ministero del Welfare per la regolamentazione degli ammortizzatori sociali in deroga che dovrebbe garantire la copertura finanziaria necessaria.
La Fim Cisl ha chiesto un impegno straordinario del Governo per rendere più rapide e proficue le interlocuzioni e le verifiche connesse. E’ bene che resti in partita chi rappresenta un interesse autentico per lo stabilimento ex-Alcoa di Portovesme e il suo riavvio. I lavoratori sono al sessantaduesimo giorno di presidio davanti allo stabilimento giorno e notte. Bisogna riaccendere i riflettori sulla vertenza, interrompendo il silenzio della politica e di gran parte dei media su una vertenza che sconta tutta il vuoto di coordinamento e di iniziativa politica nazionale e locale di oltre 30 anni. Prossimo incontro della task-force Alcoa e per “Piano Sulcis” si terrà il 23 luglio prossimo.
Roma, 7 luglio 2014