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BENTIVOGLI ELETTO SEGRETARIO GENERALE FIM CISL

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Comunicato Stampa

 Metalmeccanici: Il Consiglio generale della Fim elegge Marco Bentivogli segretario generale

 Si è svolto oggi il Consiglio Generale della Fim Cisl con all’Ordine del giorno l’elezione del nuovo segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, in sostituzione di Giuseppe Farina passato nei giorni scorsi alla Segreteria Confederale Cisl.

Sull’indicazione del segretario uscente Farina, la Fim ha espresso consenso quasi unanime per Marco Bentivogli eletto nuovo Segretario generale con 134 voti su 143 votanti. Le schede bianche sono state 9.

Eletta anche la Segreteria che affiancherà Marco Bentivogli: Ferdinando Uliano, Gianfranco Gasbarro, Anna Trovò, Michele Zanocco.

In questo modo la Segreteria nazionale Fim-Cisl passa da una composizione a 6 ad una a 5. Nei prossimi giorni saranno rese note le deleghe e gli incarichi di Segreteria e Apparato nazionale.

 Marco Bentivogli e’ il nuovo leader della Fim-Cisl: al consiglio generale ha ottenuto 134 voti su 143 votanti e 153 aventi diritto. Un “risultato quasi bulgaro” hanno fatto notare dal palco, per il quale si registrano solo 9 schede bianche. Bentivogli ha invocato nel suo intervento dopo l’elezione una “svolta radicale” per il sindacalismo italiano: “serve un salto culturale, di profilo politico e organizzativo nelle vice dell’attualita’ e nel recupero di una visione del futuro, quello che io chiamo il sindacato 2.0”.

Secondo Bentivogli occorre comprendere che “il ruolo storico di Cgil, Cisl e Uil post-concertazione va profondamente ripensato”; serve “un sindacato che abbia il
coraggio di abbandonare le forme e i tempi della ritualita'”. La linea tracciata da Bentivogli e’ di un sindacato che unisce le generazioni e pensa ai giovani e agli “invisibili”. “Solo un giovane lavoratore su dieci in europea e’ iscritto al
sindacato” ha fatto notare e tanti restano fuori dalla contrattazione e dalla rappresentanza: “o daremo noi la parola e cittadinanza organizzativa e politica a queste generazioni o le regaleremo al populismo e poi di nuovo al fatalismo e
all’indifferenza”.

Secondo il nuovo leader della Fim serve un sindacato “in movimento” che non lasci la rappresentanza di quanti subiscono la crisi “agli avvoltoi dell’antipolitica e ai populismi” perche’ c’e’ il rischio di “abdicare ai rozzi nipotini italiani di Le Pen”. Bentivogli prende le distanze dalla Fiom che proclama “scioperi legittimi rispettabili ma inutili e in larga parte dannosi” e da’ “sindacalisti stereotipo versatili all’intrattenimento” ricercati dal “presepe mediatico”. La Fim che vuole guidare Bentivogli dovra’ avere invece una “comunicazione popolare e un rapporto quotidiano con i lavoratori” un sindacato “che sta tra la gente” capace di costruire un nuovo terreno di incontro fra imprese e lavoro.

Roma, 13 novembre 2014

Ufficio Stampa Fim Cisl