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FCA Pomigliano: grazie a noi stabilimento aperto e lavoro

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Comunicato Stampa
Dichiarazione del segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano

FCA Pomigliano: noi lo stabilimento aperto e il lavoro,
Landini la carità.

Se oggi 3500 lavoratori varcano i cancelli a Pomigliano è perché i nostri accordi sindacali hanno portato la produzione della Panda e hanno introdotto il primo contratto di solidarietà in Fiat, consentendo anche ad altri 1200 di recarsi al lavoro.
Tutte queste scelte sono state contrastate dalla Fiom se avessimo seguito le loro posizioni, lo stabilimento sarebbe chiuso e tutti i lavoratori licenziati.

Oggi il nostro obiettivo è aumentare la permanenza al lavoro, di chi oggi è coinvolto nei contratti di solidarietà e portare un’altra vettura aggiuntiva alla Panda.
La decisione Fiom di aprire l’ennesimo conto corrente come cassa di resistenza e solidarietà, è lodevole, un gesto caritatevole, ma balza agli occhi di tutti la strumentalità dell’iniziativa fatta esclusivamente per coprire i cinque delegati Fiom ex scioperanti ora comandati allo straordinario dal segretario delle tute blu della Cgil. Mettere una pezza ai propri errori, abusando della parola solidarietà non è certo un comportamento onesto verso i cassintegrati.

Le 24 ore di straordinario richieste per fare 1200 Panda, non potevano coprire un eventuale terzo turno, nemmeno per metà settimana lavorativa.
Ai lavoratori non serve la carità, ma un sindacato che contratti più opportunità di lavoro. Noi questo lo faremo anche al polo logistico di Nola chiedendo a FCA di nuove attività, per poter fare un contratto di solidarietà dando lavoro a tutti i 300 cassintegrati.

Roma, 25 febbraio 2015
Ufficio Stampa Fim Cisl

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