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GE-Alstom, ok dell’antitrust UE. Bentivogli: consolidare e valorizzare siti italiani

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Generale Fim Cisl Marco Bentivogli

GE-Alstom: ok dell’antitrust UE.

Consolidare e valorizzare i siti del nostro Paese

 Con il pronunciamento dell’antitrust della UE, la cessione a General Electric  delle attività “Power “, “Grid” e “Wind” di Alstom si avvia alla fase conclusiva. In questa importante operazione nel settore dell’Energia, l’Italia porta in dote stabilimenti produttivi, eccellenze progettuali e competenze professionali strategiche.

La Fim Cisl ritiene necessario che GE si impegni a consolidare e valorizzare i siti con investimenti e commesse che possano offrire prospettive ai lavoratori coinvolti. Occorre lavorare, di concerto con le istituzioni nazionali e locali per migliorare la capacità competitiva e favorire un ulteriore sviluppo delle attività Power, Grid e Wind.

Per quanto riguarda la parte Transport, la Fim Cisl insiste sulla necessità di rilanciare le attività progettuali e produttive in Italia, viste anche le importanti tradizioni e competenze sul settore ferroviario e del trasporto su rotaia del nostro paese.

Proprio su questo settore è importante che le istituzioni nazionali e locali, pongano la loro attenzione in tutte le gare in corso, o che saranno avviate, di acquisito di materiale rotabile, (di cui vi è ampia e diffusa necessità nelle Regioni), favorendo le aziende che  sviluppano e producono nel nostro Paese. Questo potrebbe rilanciare con forza il settore, stimolando investimenti di lungo tempo e volumi di commesse importanti.

Pur se il settore ferroviario vede, ormai, una marcata presenza di proprietà straniere, il valore del lavoro italiano mantiene tratti di eccellenza che giustificano gli investimenti che vengono fatti nelle acquisizioni delle attività.

La Fim Cisl, nel valutare positivamente la conclusione del deal, si attiverà con le imprese e le istituzioni per tutelare il valore del lavoro italiano e le competenze che esprime.

 

Roma, 9 settembre 2015

Ufficio Stampa Fim Cisl

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