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Ex-Alcoa Bentivogli: basta illusioni, servono speranze concrete. Domani chiederemo chiarezza e impegno totale Governo

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Generale Fim Cisl Marco Bentivogli

Ex-Alcoa: domani manifestazione a Roma 

Basta illusioni, servono speranze concrete

Domani chiederemo chiarezza e impegno totale Governo 

Sono oltre 300 i metalmeccanici dell’ex stabilimento Alcoa e dell’indotto che si imbarcheranno questa notte alle 22 dal porto di Olbia diretti a Roma, per dare vita domani mattina, a partire dalle ore 11,  ad  una grande  manifestazione con sit-in fuori Palazzo Montecitorio.

E’ dal 1 novembre 2012, data in cui fu spendo l’ultima cella elettrolitica dello smelter  che i lavoratori del sito sardo aspettano una soluzione industriale, che non arriva.

Quella di domani è solo l’ultima manifestazione in ordine di tempo, che gli oltre 1000 lavoratori ex-Alcoa e dell’indotto, ormai da oltre due in presidio permanete fuori i cancelli dell’ex-Alcoa di Portovesme, portano nella capitale.

Un problema quello dell’ex-Alcoa, oltre che industriale, oggi delle circa 130 mila tonnellate di alluminio primario usate in Italia, neanche un chilogrammo viene più prodotta nel nostro Paese, ha assunto i caratteri dell’emergenza sociale.

Il Sulcis Iglesiente è infatti la provincia più povera d’Italia, con un tasso di disoccupazione sopra del 70%. In troppo hanno fatto promesse e illuso la gente del Sulcis da tempo chiediamo di farne vertenza nazionale a cui dare risposte. Troppi salvatori della patria hanno annunciato soluzioni che si sono sempre liquefatte, insieme ai fantomatici salvatori. Stiamo ricercando la disponibilità del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti che unitamente al MiSE, per un incontro da svolgersi domani in cui chiederemo risposte e fare il punto della situazione della trattativa della cessione che sembra essere rimasta in alto mare. Glencore si era impegnata a dare risposte definitive entro la fine di Gennaio, mai arrivate e SiderAlloys a cui Alcoa sta impendendo di effettuare la due diligence.

Dopo aver dichiarato l’alluminio e l’acciaio, produzioni strategiche per il paese, non si produce più un grammo di alluminio e l’acciaio ha perso il 35% della produzione. Non smetteremo mai di ripetere che è in gioco l’occupazione di molte famiglie e la nostra sovranità industriale.

Roma, 15 febbraio 2015

Ufficio Stampa Fim Cisl

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