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CCNL, BENTIVOGLI: “Federmeccanica cerca con ostinazione la rottura, ognuno rimuova dogmi per fare presto un Contratto innovativo

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Generale della Fim Cisl Marco Bentivogli 

BENTIVOGLI: “Federmeccanica cerca con ostinazione la rottura,

ognuno rimuova dogmi per fare presto un Contratto innovativo”

Nell’incontro di oggi, Federmeccanica ha ribadito le proprie posizioni sul salario che ci hanno comunicato nei primi incontri di questa difficile trattativa.  Ci siamo mossi alla ricerca di convergenze dalle nostre posizioni iniziali e abbiamo ricevuto da Federmeccanica la ripetizione ostinata della sua piattaforma.

Non è accettabile dopo 5 mesi il negoziato non compia ancora passi in avanti sul salario. La proposta di Federmeccanica, nella parte salariale, per noi è sbagliata, perché punta a escludere il 95% dei metalmeccanici dall’erogazione salariale.  E’ una proposta più onerosa per le aziende in difficoltà e non incentiva e sviluppa la contrattazione aziendale, e sgancia definitivamente  dalla regolazione nazionale di garanzia del Contratto Nazionale il 37% delle aziende(dove sono occupati il 70% dei lavoratori) dove si svolge la contrattazione aziendale.

E’ una proposta che rischia di trasferire in futuro il conflitto proprio in quelle realtà, mentre carica di costi su quelle che hanno avuto maggiori difficoltà. Se l’obiettivo è l’estensione del 100% della contrattazione aziendale, noi dobbiamo sviluppare la contrattazione territoriale, per estenderla nelle piccole realtà dove non c’è copertura.  Per fare questo sarebbe positivo che la quota di salario di 260 euro, prevista nella prima proposta di Federmeccanica, può essere una base di partenza positiva da sviluppare per incentivare la contrattazione aziendale e soprattutto quella territoriale.

Sull’inquadramento professionale è necessario ammodernare la proposta fatta nel 2007 dal sindacato unitariamente e allora respinta da Federmeccanica. L’ipotesi è di sviluppare una cornice di accordo e definendo i tempi e le modalità d’implementazione nelle aziende. E’ positivo iniziare la discussione tecnica sull’inquadramento professionale. Se vogliamo costruire una semplificazione vantaggiosa per il lavoratore è necessario passare dalla logica delle categorie ingessate ad un sistema a fasce professionali in grado di descrivere, misurare, far crescere e valorizzare economicamente le professionalità dei lavoratori. Il fattore tempo è determinante per dare concretezza all’obiettivo di riforma del sistema di inquadramento professionale.

Sulla partecipazione e relazioni sindacali abbiamo chiesto a Federmeccanica di osare di più nella loro proposta. Se la strada è la ricerca di condivisione, e non di scontro dobbiamo ampliare e rafforzare i livelli di informazione e consultazione e di partecipazione dei lavoratori e delle organizzazioni di rappresentanza. Oggi gli aspetti d’informazione e consultazione dipendono esclusivamente dalla volontà delle  singole realtà aziendali, occorre stimolare un processo d’informazione e di partecipazione ai vari livelli e sui diversi temi (organizzazione del lavoro, ambiente e sicurezza, formazione professionale, politiche del lavoro, pari opportunità ecc.). Pensiamo ad un livello di semplificazione ai vari livelli, con standard d’informazione e livelli di partecipazione con il crescere della classe dimensionale, passando dai livelli d’informazioni a quelli di consultazioni.

Da questo Contratto deve partire una svolta apripista della Partecipazione nelle relazioni industriale con una tastiera di strumenti riferite alle diverse tipologie aziendali.

Roma, 24 febbraio  2016

Ufficio Stampa Fim Cisl

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