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Fincantieri, coordinamento Fim Cisl: riaprire il confronto

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Michele Zanocco

Fincantieri,  coordinamento Fim Cisl:  riaprire il confronto 

Si è riunito oggi presso la sede nazionale della Fim Cisl il coordinamento nazionale Fim Cisl Fincantieri, tema dell’incontro il rinnovo del contratto di secondo livello. Per la Fim, la scelta dell’azienda di presentare il 28 aprile scorso una proposta dichiarandola ultimativa, ha nei fatti interrotto il confronto senza la possibilità di entrare nel merito. La trattativa fino a quella data aveva prodotto significativi passi in avanti su molti temi.

Restano sul tavolo infatti,  importati questioni che necessitano di modifiche a partire dal modello retributivo e di premio di risultato, che così come proposto dall’azienda non pare raggiungibile.  In particolare il premio di risultato (PDR)  ha bisogno di interventi al fine di  essere verificabile e raggiungibile oltre che funzionale a migliorare la produttività dell’impresa. Vanno inoltre riconsiderate nel calcolo del premio di efficienza, le ore considerate incomprimibili, in quanto parte integrante del processo produttivo. Queste possono essere ridotte attraverso interventi organizzativi o investimenti.

La disdetta del precedente accordo ha tolto quote fisse di salario mensile, che devono essere recuperate attraverso strumenti di welfare che consentano maggiore capacità di spesa per i lavoratori e minor costo per l’impresa.

Il meccanismo di attivazione del Premio di Partecipazione legato all’Ebitda è condivisibile, ma va verificato nel valore obiettivo per i vari anni, anche alla luce dell’ultimo bilancio approvato che ha prodotto risultati pesantemente negativi. Anche l’indicatore di commessa, nella sua attuale impostazione, risulta  difficilmente raggiungibile. Infatti la realtà dimostra, come le ore a vita intera della nave siano costantemente e abbondantemente superiori a quelle pianificate per i conosciuti problemi organizzativi che l’azienda sta affrontando, ma senza i risultati che chiede ai lavoratori.

Infatti, la decisione di passare dall’indicatore “Consegna della Nave” a quello del rispetto dei “Tempi previsti di Costruzione” significa modificare il modello organizzativo che Fincantieri ha sempre avuto, così come il ruolo dei lavoratori nei cantieri e nelle sedi.  Il vero cambiamento in termini di efficientamento dell’azienda, passa quindi per una vera partecipazione che oggi è solo sulla carta, dei  rappresentanti dei lavoratori che conoscono direttamente i problemi organizzativi con cui si scontrano quotidianamente.

L’indicatore di professionalità, pur con la caratteristica di sperimentalità viene erogato a totale discrezione dell’azienda. Siamo, invece convinti, che vadano premiate le capacità espresse dai lavoratori, così come abbiamo chiesto nella piattaforma per il rinnovo contratto nazionale, ma questo deve avvenire in modo condiviso e quindi anche questo indicatore va rivisto in una logica di oggettività della misurazione.  Va costruito un criterio di definizione congiunta degli obiettivi del “premio obiettivo gestionale”, che deve essere coerente con quelli degli altri lavoratori di Fincantieri.

Infine esiste il tema di come riconoscere una tantum per il periodo di assenza del contratto aziendale dal mese di aprile 2015 ad oggi. Fincantieri è un’azienda a maggioranza pubblica, con volumi produttivi a portafoglio pluriennali che consentiranno la saturazione di tutti i cantieri sino ad oltre il 2020. Riteniamo pertanto importante, anche per l’azienda la sottoscrizione di un accordo di secondo livello che concentri l’attenzione e le energie di tutti sulla ricerca dell’efficienza e della produttività nei cantieri per costruire condizioni di prospettiva occupazionale e industriale stabile. Chiederemo pertanto che si riapra a stretto giro  il confronto che per noi non si è mai chiuso.

Roma, 16 maggio 2016

Ufficio Stampa Fim Cisl

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