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UNIONMECCANICA: TROPPO TATTICA, PER FIM-CISL OCCORRE ENTRARE NEL CONCRETO E DARE RISPOSTE AI LAVORATORI

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UNIONMECCANICA TROPPO TATTICA

PER FIM-CISL OCCORRE ENTRARE NEL CONCRETO E DARE RISPOSTE

ALLE ISTANZE DEI LAVORATORI

Terzo incontro il 19 ottobre di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica- Confapi.

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L’incontro si è concentrato, in particolare, sulle risposte fornite dalla delegazione imprenditoriale sulla parte normativa.

Unionmeccanica si è dichiarata d’accordo sulla semplificazione della normativa sul sistema informativo con particolare riferimento agli osservatori nazionali e territoriali, mentre per l’informazione a livello aziendale non ritengono di fare modifiche.

Sulla partecipazione dei lavoratori Unionmeccanica ha invece manifestato qualche interesse facendo riferimento all’accordo Interconfederale 26/7/2016.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, chiedono di aumentare la percentuale dei contratti a termine e di effettuare il calcolo di tale percentuale su un periodo (percentuale media), e inoltre propongono di armonizzare il Part time al nuovo D. Lgs. 81/2015. Propongono di introdurre norme sul telelavoro (non hanno mostrato interesse per il lavoro agile) e di introdurre nel contratto una regolamentazione delle collaborazioni coordinate. Per l’apprendistato propongono una rivisitazione alla luce del D. Lgs. N. 81/2015 e di rafforzare il primo e terzo livello.

Sono disponibili a prevedere possibili accordi aziendali sull’utilizzo degli strumenti informatici e controlli a distanza, purchè non vadano oltre quanto previsto dalla legge.

Per le trasferte accolgono il principio di volontarietà ma solo per paesi  effettivamente a rischio (black list) e a determinate condizioni da precisare. Sugli appalti  propongono una  procedura informativa

Unionmeccanica si è detta disponibile a una contrattazione a livello territoriale ma in via solo sperimentale e con l’obbligo della validazione nazionale.

Per quanto riguarda il diritto soggettivo alla formazione professionale propone un pacchetto di 24 ore nel triennio , 16 ore a (parziale) carico dell’ente bilaterale e 8 ore a carico dei lavoratori con l’utilizzo dei Par. Sull’inquadramento si sono dichiarati interessati ma ipotizzano una decorrenza solo con il prossimo contratto. Nessuna disponibilità sulla tutela delle malattie lunghe (per  la FIM-CISL, inoltre,  occorre trovare una soluzione per la tutela delle malattie lunghe visto che il tema è stato da tempo affrontato e risolto in tutti gli altri contratti della nostra categoria). Qualche apertura sulla sanità integrativa da verificare nell’ambito dell’ente bilaterale. Sulla Salute e sicurezza si riservano un approfondimento tecnico. 

Come FIM-CISL e insieme alle altre organizzazioni sindacali, pur apprezzando le aperture, abbiamo rimarcato i punti di maggiore distanza rispetto alle piattaforme, la mancanza di risposte su taluni punti e abbiamo chiesto di approfondire meglio le disponibilità dimostrate.

L’incontro è stato aggiornato a Venerdì 28 ottobre per l’approfondimento della parte retributiva e delle restanti parti non ancora trattate.

 Roma, 13 ottobre 2016

FIM-CISL NAZIONALE