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La Fiom si scava le buche da sola e ci casca dentro!

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Non sono cambiate le regole sul rinnovo delle RSU, sono le stesse di sempre!

Nel 1993 unitariamente Cgil-Cisl-Uil e Fim-Fiom-Uilm, in un accordo con Confindustria e Federmeccanica, hanno stabilito delle regole per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu). Per tutti i lavoratori e per tutte le categorie, il sistema elettorale prevede la ripartizione in base ai voti proporzionalmente ottenuti nel seguente modo:
• 2/3 dei rappresentanti tra tutte liste sindacali;
• 1/3 dei rappresentanti tra le liste delle organizzazioni sindacali firmatarie dei Contratti Nazionali.

Qual è allora la novità? Sulle regole, nessuna!

L’unica novità è che la Fiom, per sua scelta, dal 1° gennaio 2012, non è più firmataria del Contratto Nazionale. Pertanto come tutte le altre organizzazioni sindacali non firmatarie (ad es. Slai Cobas, Flmu Cub ecc.), non ha diritto alla ripartizione della quota 1/3 della Rsu.
Potrebbe partecipare alla quota 1/3 se firmasse il Contratto fatto da FIM e UILM, come del resto han fatto Ugl e Fismic.
Queste sono le regole firmate anche da Fiom il 2 febbraio 1994.
Per quanto riguarda Fiat, non essendo più iscritta a Confindustria il sistema elettorale che si applica è quello previsto dall’art. 19 legge 300 “Statuto dei Lavoratori”, e fa riferimento alle Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA).
Prima del 1995, non era necessario che le organizzazioni sindacali fossero firmatarie di un contratto nazionale per aver diritto alla nomina della RSA.
Fu in quell’anno a seguito del referendum abrogativo sostenuto dalla Fiom, che si determinò questo vincolo.

Per questo la Fiom cade nella buca che lei stessa ha scavato!
E ora chiede ai lavoratori di salvarla dai suoi stessi errori e minaccia le aziende.
L’accordo del 28 giugno 2011 firmato da Cgil-Cisl-Uil, non ha modificato le regole nei rinnovi Rsu. Ha definito le procedure di approvazione degli accordi e la certificazione degli iscritti; è per questo motivo che la Fiom non lo ha riconosciuto.
Le Rsu nei metalmeccanici saranno pertanto elette secondo le normative vigenti in tutto il mondo del lavoro italiano.
La democrazia è un valore, è una cosa seria, per questo è definita da regole che non possono essere cambiate per i propri interessi!

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