Whirlpool: Damiani, caro DiMaio accordo in continuità con il precedente.Basta prenderti meriti che non hai
Comunicato Stampa
Dichiarazione della Segretaria nazionale Fim Cisl Alessandra Damiani
Whirlpool: caro DiMaio accordo in continuità con il precedente.
Basta prenderti meriti che non hai
Come su Ilva, Bekaert, anche ieri con Whirlpool, il Ministro Luigi Di Maio è corso al Ministero per appendersi la medaglia e fare le foto di rito prendendosi meriti di battaglie che non combatte, se non da spettatore, tra l’altro al fotofinish. L’accordo sottoscritto è in continuità con quello siglato con il governo Renzi, con l’allora ministro Federica Guidi.
Su Whirlpool, è stato positivo il fatto che il governo abbia riconfermato gli ammortizzatori, che permetteranno di attraversare il periodo di investimenti in sicurezza, ma le soluzioni per tenere il lavoro di questo grande gruppo in Italia, sono state frutto di dure battaglie dei lavoratori e del sindacato: scioperi e manifestazioni che nel periodo di crisi, grazie al lavoro congiunto con il governo hanno costretto l’azienda a restare in Italia e avviare gli investimenti in tecnologia e formazione che già nel 2015 avevano permesso il reshoring delle produzioni dall’estero. L’allora ministro Guidi, nel 2015 ha seguito ogni secondo del negoziato, notti incluse, lavorando fianco con il sindacato. Il Ministro Di Maio lo vediamo comparire solo al fotofinish e nelle conferenze stampa.
Oggi contrariamente ai toni trionfalistici del comunicato del Ministro con lo spread sopra quota 300 le imprese sono in forte difficoltà e lo saranno sempre più. Già i primi dati mostrano un rallentamento delle imprese del triangolo del nord-est.
L’unico provvedimento di politica industriale pubblica che ha funzionato negli ultimi 20 anni: il Piano per Industria4.0, che stava dando importanti risultati in termini di ripresa e occupazione, traguardando un orizzonte del lavoro che guardava al futuro e non alle prossime elezioni, è stato dimezzato. Insieme alla completa cancellazione del credito d’imposta sulla formazione.
Sono tutti sintomi evidenti dello scarso interesse di questo Governo per il lavoro e per le imprese.D’altra parte un governo che punta a sussidi e condoni, il lavoro è un di cui in mezzo alla prossima campagna elettorale.
Il Ministro DiMaio ricordi che noi ci siamo da prima della sua nomina a ministro e c’eravamo prima, non siamo più disposti a tollerare questo pressappochismo e strumentalizzazione dei lavoratori e del sindacato.
Roma, 26 ottobre 2018
Ufficio Stampa nazionale Fim Cisl