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Ex-Blutec: D’Alò, ancora troppe incertezze servono garanzie per lavoratori e investimenti

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò

Ex-Blutec: ancora troppe incertezze, servono

garanzie per lavoratori e investimenti

 

A seguito della mobilitazione per i circa 200 lavoratori del sito ex-Blutec di Atessa (Ch) oggi Ingegneria Italia, azienda dell’indotto SEVEL a cui fornisce telai e altri componenti per la produzione del Ducato,  è stato convocato e si svolto oggi l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali e il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli,  alla presenza del Vice Capo di Gabinetto Sorial.

Durante l’incontro abbiamo chiesto chiarimenti circa lo stato attuale della cessione dello stabilimento ex-Blutec, alla Magneto, così come appreso dalle comunicazioni ricevute nei giorni scorsi.

Abbiamo evidenziato lo stato fatiscente degli impianti, che necessitano di investimenti, nelle condizioni in cui versano attualmente gli stessi mettono a rischio la  sicurezza dei lavoratori, e non permettono agli stessi di poter lavorare in condizioni tali da poter soddisfare le esigenze dei clienti.

Abbiamo chiesto garanzie al Ministero sui tempi di cessione, questo perché  serve liberare risorse per il pagamento delle pendenze nei confronti degli istituti contrattuali a beneficio dei lavoratori,  a partire da Cometa e MètaSalute.

L’azienda ha confermato di avere contatti per la cessione del sito alla Magneto e che la cessione avverrà in continuità e senza ripercussioni sull’occupazione.

La Regione Abruzzo, si è resa disponibile nelle proprie possibilità a mettere in campo agevolazioni per favorire gli investimenti necessari per il futuro del sito di Atessa.

Le garanzie emerse dall’incontro sono ancora deboli servono certezze sugli investimenti e sui tempi di cessione,  oltre che  sulle modalità di gestione quotidiana dell’azienda.

Il Ministero si è impegnato a riconvocare nel mese di febbraio il tavolo.

Roma, 24 gennaio 2019

Ufficio Stampa Fim Cisl

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