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InformaContratto 2020-2022

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1° INCONTRO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI. PARTECIPAZIONE, COMPETENZE E SALARIO. FARE UN CONTRATTO PER SCEGLIERE LA VIA ALTA DELLO SVILUPPO.

Al via oggi presso la sede del Cnel il primo incontro per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal che scadrà il 31 dicembre 2019.
Il confronto si è aperto con Federmeccanica e Assistal che hanno sottolineato il clima di forte recessione del settore in cui si apre la trattativa, rimarcando l’importanza e il valore del contratto sottolineando la necessità di ripartire da quanto raggiunto nel contratto del 2016 confermando la disponibilità a intraprendere il confronto, lavorando per trovare una sintesi comune.
La Fim-Cisl ha ribadito che quello dei metalmeccanici è un importante contratto non solo per gli oltre 1.500.000 metalmeccanici ma per tutto il Paese.
Il contratto del 2016 che per noi ha rappresentato un contratto innovativo e unitario e da quello non faremo passi indietro, ha portato cose positive ma è bene che in questo rinnovo si parta anche dalle cose che sono andate bene e che devono essere migliorate.
Il contratto dei metalmeccanici ha sempre tutelato il potere d’acquisto dei salari tenendo conto dell’IPCA, ma la contrattazione aziendale non è aumentata nelle imprese metalmeccaniche e questo ha determinato che Il salario reale, di fatto, rispetto alla produttività non è cresciuto.
Le aziende metalmeccaniche non hanno creduto nella contrattazione decentrata di cui il contratto del 2016 lanciava la diffusione quantitativa e qualitativa. La sfida della produttività non è solo una sfida delle imprese, ma è soprattutto un tema nostro visto che se non c’è produttività, le aziende chiudono bruciando posti di lavoro.
Siamo un paese in cui si lavora di più in termini di orario di lavoro, con bassa produttività e peggiore dal punto salariale. Dobbiamo lavorare su questi aspetti in questo rinnovo per determinare in circolo virtuoso che migliori il salario e le tutele dei metalmeccanici.
È necessario evitare operazioni di dumping contrattuale e di abbassamento della coperture del contratto dei metalmeccanici, per questo è necessario prevedere delle finestre contrattuali per tenere insieme i diversi settori che vanno dalla siderurgia, passando per l’automotive, la cantieristica, l’aerospazio e difesa, l’ict e l’impiantistica.
Sulla formazione la FIM-CISL ha ribadito che abbiamo fatto scelte innovative, ma molte imprese sono state inadempienti nell’applicazione del diritto soggettivo, per questo abbiamo inserito nelle richieste della piattaforma elementi che diano certezza all’esercizio del diritto e che non facciano perdere le ore già previste nel presente contratto. Dobbiamo rinnovare un contratto nazionale per far crescere le competenze professionali dei lavoratori metalmeccanici.
Il diritto soggettivo alla formazione deve essere affrontato in modo serio e non a spot ad esempio costruendo un monitor skill per avere il bilancio delle competenze presenti nelle imprese facendole diventare moneta intellettuale e patrimonio aziendale. Questo diritto va integrato con il diritto al bilancio delle proprie competenze che deve corrispondere per l’azienda a renderlo effettivo.
Per l’inquadramento professionale siamo fermi al ’73, accanto alle dichiarazioni Federmeccanica non ha mai favorito la riforma del sistema professionale è necessario cambiare il sistema di valutazione delle professionalità, per trovare strumenti oggettivi e trasparenti per misurare la professionalità e premiare il merito.
Sui Fondi Previdenziali c’è la necessità di costruire percorsi che favoriscano le adesioni delle nuove generazioni che sono quelle che hanno una maggiore necessità di una “seconda gamba integrativa” delle pensioni future.
La sanità integrativa è stato un elemento di tutela straordinario per i metalmeccanici, oltre 500.000 ne hanno beneficiato con circa 2 milioni di prestazioni, ma nello stesso tempo bisogna migliorare ulteriormente la sua efficacia e rimuovere le situazioni che hanno creato una serie di problematiche ai lavoratori.
Con questo contratto dobbiamo puntare sui temi della partecipazione per cogliere le sfide della competizione globale, costruire strumenti di partecipazione a partire dai luoghi di lavoro, introducendo anche strumenti di tutela sociale per accompagnare i lavoratori nelle fase di trasformazione senza che ne subiscano esclusivamente i costi.
Anche sull’orario di lavoro dobbiamo rafforzare gli elementi di fruibilità, rendendo anche più efficace e flessibile la gestione dei permessi. È necessario inserire una serie di interventi di miglioramento sulla conciliazione del tempo di vita e di lavoro e di tutela alla famiglia.
Per quanto riguarda i flexible benefit, oltre ad alzare la quota, va costruita una piattaforma nazionale di gestione perché dobbiamo ricordarci che i flexible benefit sono un tema contrattuale e non una concessione aziendale.
Sulla Salute e sicurezza dobbiamo continuare ad investire sulla prevenzione, lo abbiamo fatto nel passato CCNL ma dobbiamo continuare su questo aspetto.
Sul mercato del lavoro dobbiamo recuperare i danni del decreto dignità, come abbiamo già fatto con la contrattazione aziendale, costruendo anche percorsi di stabilizzazione per chi ha contratti precari introducendo il diritto di precedenza.
Parimenti occorre lavorare congiuntamente per debellare il tema delle molestie sui luoghi di lavoro e recepire la legge
sul whistleblowing.
Sul salario pensiamo che si debba recuperare la condizione presente nel nostro paese nei metalmeccanici, l’incremento dell’8% va oltre ai dati inflattivi dell’Ipca, ma all’interno degli spazi dell’accordo interconfederale che consente di andare oltre. Bisogna decidere su quale livello di crescita si vuole andare. I salari dei metalmeccanici sono tra i più bassi in Europa e da qui bisogna ripartire.
Per chiudere positivamente questo contratto dobbiamo orientare il negoziato ad una mediazione che punti in alto, dobbiamo farlo anche in tempi rapidi visto anche le situazioni di negatività che permangono nel paese siamo chiamati ad una responsabilità maggiore. La fase che si apre nel paese è difficile, fare bene e presto un buon contratto è un investimento di crescita per lavoratori e imprese. È proprio quello di cui ha bisogno oggi il paese.
Il prossimo incontro dove Federmeccanica-Assistal risponderanno punto per punto alle richieste della piattaforma è stato fissato per il giorno 27 novembre 2019 ed uno successivo per il 10 dicembre

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