Fim Cisl lancia Manifesto per Transizioni lavorative: la sicurezza sociale sul lavoro è sempre più legata a nuove tutele da creare
Comunicato Stampa
Roma, 3 marzo 2022
Fim Cisl lancia Manifesto per Transizioni lavorative: la sicurezza sociale sul lavoro è sempre più legata a nuove tutele da creare
La Fim Cisl ha presentato questo pomeriggio a Roma il “Manifesto sindacale per le transizioni lavorative”. Si tratta di un documento articolato secondo delle concrete linee d’ intervento per accompagnare le persone nelle transizioni lavorative che tra rivoluzione digitale ed energetica stanno mettendo in discussione migliaia di posti di lavoro- Il presupposto per la Fim Cisl è che il sindacato dopo la pandemia non deve limitarsi a contrattare mentre si lavora ma deve dare nuovi diritti nelle tante transizioni che vedono le persone troppo sole. Vogliamo una stagione di diritti per il lavoro di carattere europeo, dove più che da noi questi momenti sono ben tutelati.
In Italia abbiamo una crisi di fornitura di competenze nel mondo del lavoro è molto preoccupante.
Oggi abbiamo nel rapporto tra scuola e lavoro e tra competenze richieste e quelle mancanti circa 55 mila posti di lavoro che rischiamo di perdere perché i giovani e i lavoratori vengono lasciati soli: nel nostro manifesto indichiamo nei tirocini extra curriculari, apprendistato duale, apprendistato professionale, gli strumenti da riformare e diffondere per sostenere le competenze e il lavoro. Pensiamo che tutti gli incentivi alla formazione professionale devono avere, oltre a un criterio di sicurezza, la certezza di essere dare sbocchi occupazionali. Abbiamo negli ultimi sei mesi stimato nel settore metalmeccanico 110 mila lavoratori lasciati soli o perche hanno perso il posto di lavoro o perché a termine o somministrati, o perché hanno rinunciato al lavoro non riuscendo a conciliare i propri tempi vita/lavoro con esigenze familiari o di studio.
Come Paese non possiamo permetterci che queste persone non abbiano la possibilità di essere ricollocati e tutelati nel lavoro.
Mai come oggi ci sono risorse per farlo. A maggior ragione noi in questo nostro manifesto indichiamo una serie di proposte per la ricollocazione lavorativa, la riqualificazione professionale e il diritto allo studio.
Infine sul dibattito sulle pensioni, crediamo che bisogna inserire una flessibilità pensionistica” che dia alle persone la possibilità a ridosso della pensione di ridurre di 4/5 la propria attività lavorativa, e per i giovani il diritto alla previdenza complementare incoraggiato fiscalmente con quote obbligatorie a carico della contrattazione, con la possibilità di tramutarla in riduzione oraria futura.
Le riforme – ha sottolineato Benaglia in conclusione – vanno fatte non solo con i soldi pubblici, come Fim pensiamo che la contrattazione e la bilateralità possano dare un grande contributo in termini di politiche contrattuali.
Il lavoro deve tornare ad essere elemento di sicurezza sociale, pensiamo che questo manifesto di un contributo importante al dibattito.
Ufficio Stampa Fim Cisl