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FIM CISL INSIEME A ISCOS CONSEGNANO 29.474,08 EURO A SOSTEGNO DEI SINDACALISTI UCRAINI DI PGMU

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Comunicato Stampa

FIM CISL INSIEME A ISCOS CONSEGNANO 29.474,08 EURO

 A SOSTEGNO DEI SINDACALISTI UCRAINI DI PGMU

BENAGLIA: “A UN ANNO DALLA AGGRESSIONE RUSSA SIAMO CONCRETAMENTE A FIANCO DEI SINDACALISTI CHE LOTTANO PER LA LIBERTA’ IN UCRAINA”

A un anno dall’attacco bellico che il regime russo di Putin ha avviato contro l’Ucraina, la Fim Cisl compie un gesto concreto di solidarietà e sostegno verso il sindacato dei metalmeccanici PGMU, uno dei più importanti sindacati di quel paese, con il quale fin dai primi giorni del conflitto siamo entrati in contatto per portare il nostro sostegno alle ragioni della difesa della democrazia e della libertà.

Consegneremo in questi giorni la somma di euro 29.474,08 euro che abbiamo raccolto anche grazie a Iscos (la ong di cooperazione internazionale del mondo Cisl), ad una donazione straordinaria della Fim Friuli Venezia Giulia ma soprattutto alla vendita del calendario solidale Fim che ogni anno ci vede impegnati a raccogliere fondi per il sostegno di sindacati dei metalmeccanici nel mondo che sono impegnati nella affermazione dei diritti e nella difesa dei valori democratici.

D’intesa con PGMU, sindacato che affilia 178mila iscritti nei settori siderurgici, minerari, metallurgici e delle centrali nucleari, abbiamo convenuto di destinare queste risorse per il sostegno materiale di 52 famiglie di sindacalisti deceduti a seguito del conflitto e per l’acquisto di materiali per continuare a svolgere l’attività di presenza sindacale nelle zone dell’est del paese maggiormente colpite dal conflitto.

“Così come un’anno fa ci siamo schierati subito, senza equilibrismi o neutralismi, a fianco del popolo ucraino aggredito, abbiamo voluto compiere un gesto concreto di solidarietà non generico, ma finalizzato a dare aiuto e speranza al lavoro sindacale in Ucraina – dichiara il segretario generale Fim Cisl, Roberto Benaglia – Siamo certamente preoccupati per l’escalation che il conflitto sta assumendo, ma le ragioni della pace devono sposarsi con quelle della democrazia, messa in pericolo oggi in tutta Europa, e della libertà. Sosterremo sempre di più l’ingresso nella famiglia sindacale europea e mondiale del libero sindacalismo ucraino, messo in ginocchio dalle conseguenze della dura guerra. Questo è il nostro piccolo mattone che vogliamo portare alla costruzione della cattedrale della pace.”

Roma, 22 febbraio 2023 Ufficio Stampa Nazionale FIM CISL