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STMicroelectronics: bene accordo per “l’equilibrio” politico di governance tra Italia e Francia, ora attendiamo quello sugli investimenti

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis

STMicroelectronics: bene accordo per “l’equilibrio” politico di governance tra Italia e Francia, ora attendiamo quello sugli investimenti  

Valutiamo positivamente l’intesa raggiunta tra il Ministro Italiano Giancarlo Giorgetti e il Ministro francese Bruno Le Maire per un governo non più monocratico del “comitato di gestione”. L’intesa raggiunta prevede che l’attuale componente francese, l’amministratore delegato Jean-Marc Chery, verrà affiancato dal manager Italiano Lorenzo Grandi.

Dopo la riorganizzazione strategica delle divisioni di business di Stmicroelectronics passando dalle tre divisioni ADG (  divisione dedicata ai chip per l’automotive storicamente a trazione italiana)  AMS e MDG a due nuove divisioni APMS e MDRF, è cresciuta tra i lavoratori la preoccupazione che si indebolisse il sostegno al mantenimento degli investimenti sui siti di Agrate e Catania (per un totale di piu di 10.000 addetti) a favore degli investimenti sui siti francesi.

Ora attendiamo la conferma del mantenimento del piano di investimenti sullo stabilimento catanese con lo sviluppo del progetto del substrato di Carburo di Silicio che risulta essere unico nel panorama europeo, “first of kind” e probabilmente, ci sono le condizioni e le competenze per ulteriori investimenti sui chip carburo di silicio. Mentre sullo stabilimento di Agrate non abbiamo avuto risposte chiare circa i tempi di realizzo della seconda parte dell’investimento  sul cosidetto progetto “R3” dove si dovrebbero sviluppare i chip “Smart power” fette a 12 pollici o 300 mm. Ad oggi è stata ultimata la prima fase per un investimento stimato che si aggira intorno ai 2B$ (2 miliardi di $). I tempi per il completamento della seconda fase dovranno essere brevi per mantenere strategico il sito di Agrate, è anche questa la volontà del board di STMicroelectronics?

Altro tema da comprendere, riguarda gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, che accanto a quelli sul mantenimento  degli impianti industriali, negli ultimi anni ha permesso al Gruppo di essere leader sulla tipologia di chip sviluppati e prodotti.

La scelta di STMicroelectronics, ormai da tempo, è quella di investire in tecnologie “smart power”, sensori (MEMs), IoT lasciando i mercati delle memorie, microprocessori e sistemi di smartphone che richiedono tecnologie avanzatissime e molto costose per stare dietro l’evoluzione tecnologica, questa scelta richiede comunque ingenti risorse in R&D avverrà anche nei siti italiani? Vi sarà un effetivo cambiamento?

Per questop riteniamo necessario trovare un equilibrio tra Italia e Francia anche nel peso degli investimenti in R&D e nei conseguenti processi di sviluppo e produzione, anche con il sostegno di risorse pubbliche,  sia quelle previste nel chips-act italiano dal governo nell’agosto 2023,  sia quelle recuperabili dal PNRR.

Roma, 23 marzo  2024                                                                        Ufficio Stampa nazionale FIM CISL