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Italian Green Factory; Nobis, Trapani: Piano Industriale conferma gli investimenti e l’occupazione per 294 dipendenti ex Whirlpool Napoli

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Comunicato Stampa

Metalmeccanici: il Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis e del Segretario della Fim Cisl Napoli Biagio Trapani

Italian Green Factory; Nobis, Trapani: Piano Industriale conferma gli investimenti e l’occupazione per 294 dipendenti ex Whirlpool Napoli.

Ora l’accordo quadro al MIMIT

Nell’incontro tenuto oggi con le delegazioni sindacali nazionali e territoriali, la dirigenza di Tea-Tek/italian Green Factory ha presentato il piano industriale per il rilancio industriale del sito ex-Whirlpool Napoli di via Argine.

Italian Green Factory ha confermato e dettagliato il piano di reindustrializzazione della fabbrica ex Whirlpool. Un dato importante ma non scontato. Gli investimenti complessivi sono € 83 milioni di cui € 72 milioni per l’industrializzazione del nuovo stabilimento e per l’acquisto dei macchinari, mentre € 11 milioni sono destinati a progetti di ricerca e sviluppo strutturati in un centro di ricerca che in prospettiva potrà collaborare con l’Università di Napoli e con gli ITS per progetti di collocazione di personale altamente qualificato.

La produzione sarà suddivisa tra elementi di componentistica, che fornirà il mercato degli inseguitori solari e il prodotto finito degli power skids ed entrerà a regime da gennaio 2026.  

Un progetto industriale quindi che guarda al mercato della transizione energetica che potrà avere una prospettiva di mantenimento occupazionale di lungo termine.

La direzione, ha altresì comunicato che è possibile nel prossimo mese allargare il processo interno produttivo con un’attività di carpenteria, che potrebbe portare ulteriori investimenti e assunzioni. La conferma della realizzazione di questo piano, denominato: “piano di accelerazione” si avrà entro la fine del prossimo mese.

Dal punto di vista del nuovo asset societario è stato confermato quanto comunicato nell’ultimo incontro al MIMIT dove prosegue la valutazione di un possibile ingresso di Invitalia.Il progetto potrebbe essere sostenuto sia dal Fondo Salvaguardia Imprese che dal Contratto di Sviluppo. Ora attendiamo la convocazione in sede ministeriale per la definizione dell’accordo quadro che dovrà confermare i contenuti del piano industriale, l’impegno dell’istituzioni locali sulle materie di loro competenza e la definizione dei termini con cui il MIMIT sosterrà lo sviluppo e consolidamento del progetto di reindustrializzazione.

Oggi è stato compiuto un altro passo importante verso il ritorno alla piena occupazione in via Argine.

Roma, 18 aprile 2024                                                                                Ufficio Stampa nazionale FIM CISL