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Speedline: vertenza simbolo del Paese, azienda torni sui suoi passi e riveda la scelta di chiusura

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Roma, 19 Dicembre  2021

Comunicato stampa 

Dichiarazione del Segretario Generale  Fim Cisl Roberto Benaglia

Speedline: vertenza simbolo del Paese, azienda torni sui suoi passi e riveda  la scelta di chiusura

Oggi a Santa Maria di Sale (Ve) si è tenuta una grande manifestazione, a favore della vertenza Speedline, azienda del Gruppo Ronal, dopo l’annuncio della chiusura del sito veneziano e il trasferimento della produzione. Oltre 2000 persone questa mattina tra: lavoratori, sindacato, Confindustria, istituzioni locali a partire dal sindaco di Venezia Bugnaro, parlamentari e la chiesa con il patriarca di Venezia Moraglia  hanno sfilato,  questa mattina a favore della vertenza e per il lavoro. 

Il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia concludendo la manifestazione ha dichiarato: la Speedline rappresenta una vertenza simbolo del Paese; oggi è stata una giornata importante, un’Italia che chiede lavoro e si allea per il valore del lavoro. 

La manifestazione di  oggi a difesa dell’occupazione per la Speedline ha visto coalizzare le parti sociali ecclesiali, economiche, amministrative e sindacali con un unico obiettivo: il valore del lavoro.

Nella settimana in cui l’Economist  dà valore all’Italia come eccellenza in Europa, non possiamo accettare che ci siano multinazionali che per qualche calcolo speculativo pensino di cancellare una storica industria, con oltre 650 dipendenti  che oggi produce assume, ha assunto nel recente passato,  e ha grandi capacità competitive 

Per la Fim Cisl si tratta di una vertenza di carattere nazionale, dirimente rispetto al futuro dell’industria. Non possiamo pensare che in Italia ci siano solamente scelte speculative, questa vertenza, a partire dall’apertura della settimana scorsa al MiSE del tavolo negoziale,  deve trovare la possibilità di confermare le produzioni e tutta l’occupazione, insieme a e tutte le prospettive di alta qualità per un settore come quelle della produzione di cerchi in lega per le grandi case automobilistiche.

Oggi non esiste nessuna ragione che possa giustificare, la scelta di chiusura della Speedline. La crisi dell’automotive, non è assolutamente inerente alla situazione dell’azienda e chiediamo già dai prossimi incontri di confermare la disponibilità della multinazionale Ronal a rivedere la scelta e a confermare la capacità produttiva e occupazionale per il prossimo futuro.

In questo senso, l’emendamento alla legge di Bilancio che da settimane chiedevamo che inserisce la norma relativamente alla tutela dell’occupazione in caso di chiusure o di ristrutturazioni così com’è,  ci sembra una norma debole.  

Noi pensiamo che le aziende vadano obbligate a presentare dei piani sociali e non solamente a prevedere delle multe come oggi il testo del Decreto prevede. Di fronte alle ristrutturazioni abbiamo bisogno responsabilità chiare come succede in tutta Europa per poter avere risposte di ricollocazione o reindustrializzazione forte.

Ufficio Stampa Fim Cisl