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Stellantis;Uliano: positivo investimento di 100mln su 500 bev a Torino, ma non è sufficiente

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano

Stellantis; Uliano: positivo investimento di 100mln su 500 bev a Torino,

 ma non è sufficiente a risolvere le difficoltà di volumi a Mirafiori.

Confermati 5 modelli di Melfi e Pandina fino al 2030.

“E’ certamente positivo l’investimento annunciato sulla “nuova batteria”, annunciato oggi da Tavares,  che consentirà maggiore autonomia in termini di km e ridurrà il costo dell’auto in maniera significativo, ma per i volumi di Mirafiori sono insufficienti,  serve molto di più per invertire il crollo del 51% delle produzioni del primo trimestre 2024.

L’abbiamo detto oggi durante l’incontro con Tavares a Torino è necessario aggiungere alla 500 bev, un modello di largo consumo e anticipare i lanci di Maserati a partire da quello della Quattroporte, solo così si incrementano i volumi.

Sono questi gli aspetti, che insieme alle problematiche indotto, abbiamo posto al centro dello sciopero con manifestazione che si svolgerà venerdì 12 aprile.

Le iniziative industriali su “Mirafiori Automotive Park 2030” (Battery Hub, Economia Circolare e Cambio e-DTC) sono certamente importanti e positive ma non risolvono la questione della missione produttiva di assemblaggio auto delle ex carrozzerie di Mirafiori.

L’ad ha poi ribadito la scelta strategica fatta nel nostro Paese di aver investito sulle due piattaforme large e medium di Melfi e Cassino, precisando che su Melfi sono 5 i modelli, 4 dei quali prodotti in 2 anni oltre che l’allocazione di uno dei futuri modelli Lancia. Mentre su Cassino la nostra richiesta di anticipo sui tempi dei due modelli Alfa Romeo e l’assegnazione di altri modelli large non ha trovato soddisfazione.

Sugli stabilimenti campani di Pomigliano e Pratola Serra  ci sono state due comunicazioni positive, la prima riferita alla produzione della “Pandina” che proseguirà fino al 2030 e la seconda; la conferma esclusiva a Pratola Serra delle produzioni dei motori diesel B22 per i veicoli commerciali per tutto il gruppo Stellantis. Rimangono però ancora aperte le garanzie relative all’indotto e alla componentistica. Tavares durante l’incontro ha anche parlato di 15 nuovi modelli sviluppati nei prossimi anni negli stabilimenti italiani e di aver investito circa  5 mld negli ultimi 5 anni e  ribadito che Stellantis, con il 34% della produzione è leader nel mercato e non ha intenzione di ridimensionare la sua presenza, ma ha anche sottolineato che  per rispettare questi impegni si deve  concludere positivamente il confronto aperto in sede ministeriale sottoscrivendo con il Governo italiano, le Istituzioni, l’Anfia e le organizzazioni sindacali l’accordo di sviluppo del settore automotive, rispondendo così, alle richieste e alle necessità che abbiamo presentato.

Roma, 10 aprile 2024                                                                                   

Ufficio Stampa nazionale FIM CISL