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Alfa Romeo, Uliano: bene il ritorno in F1 è un’operazione che potrà avere effetti positivi

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Comunicato Stampa 

Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano

Alfa Romeo: bene il ritorno in F1 è un’operazione che potrà avere effetti positivi 

 

Il ritorno di Alfa Romeo in Formula Uno, dopo oltre 30 anni è senza alcun dubbio una notizia positiva. Questa operazione è un investimento su Alfa Romeo e in particolare sugli stabilimenti italiani dato che il marchio del biscione è esclusivamente prodotto nel nostro Paese.

Con il lancio di Giulia e Stelvio le auto Alfa Romeo prodotte nei primi 9 mesi del 2017 sono state 111.889 – un incremento notevole rispetto alle 59.000 prodotte solo due anni fa. Nonostante la flessione riscontrata negli ultimi mesi del 2017, in particolare per le nuove normative un po’ più restrittive sul mercato cinese, la produzione Alfa Romeo raddoppierà i volumi andando oltre la quota di 120.000.

Con il lancio solo di due nuove vetture nell’arco di 12 mesi sono rientrati in piena attività oltre 4300 lavoratori dello stabilimento di Cassino che per anni hanno subito lunghi periodi di cassa integrazione e per alcuni mesi i somministrati inseriti erano oltre 800.

Attualmente sono 300, ma l’obiettivo che ci siamo posti come sindacato con l’accordo di bacino fatto con FCA, è di riportare al lavoro tutti i somministrati non appena riprendono i volumi.

E’ indispensabile che FCA investa ancor di più sulla rete distributiva e faccia operazioni come questa di ritorno in F1, perché tutto questo può spingere ulteriormente sui mercati la richieste di Alfa Romeo prodotte dagli stabilimenti italiani.

Come è altrettanto necessario riprendere e rilanciare quel piano industriale 2014-2018 che aveva al centro lo sviluppo del “brand Alfa Romeo” con la produzione di otto nuovi modelli. Oggi con solo Giulia e Stelvio abbiamo avuto in pochi mesi effetti positivi su produzioni e occupazione, ora dobbiamo continuare in quella direzione rifacendo partire i volumi di Cassino e riempendo di lavoro stabilimenti come Pomigliano, Mirafiori e Melfi.

 

Roma, 30 novembre 2017

Ufficio Stampa Fim Cisl

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